Un migliaio di persone hanno partecipato ieri pomeriggio al corteo organizzato in centro a Reggio dall’associazione Nondasola per ricordare Vjosa Fejzo e le tante vittime di violenze familiari.

C’erano varie ospiti della Casa delle Donne, dove Vjosa si era rifugiata per sfuggire alle persecuzioni del marito e il personale del centro diurno per anziani Casa Cervi di Albinea, dove la donna aveva trovato lavoro. Poi rappresentanti della politica e delle istituzioni locali, dei sindacati, delle associazioni.

L’iniziativa ha voluto ricordare anche le oltre 1700 donne che hanno contattato la struttura di via Melegari dal 1995, una media di 250 all’anno. Il 70% di loro è italiana, le altre provengono dal Nordafrica, dalla Nigeria, dal Ghana, dal Sudamerica e dell’Europa dell’Est. Il 68% dichiara di subire botte o percosse. Il 18% di essere anche violentata. Chiedono aiuto perchè vogliono ricominciare a vivere.