Cresce la tensione sociale a Castelfranco anche a causa del forte sviluppo della popolazione residente. Nel comune si registra infatti il più rilevante incremento demografico di tutta la provincia.

“Si tratta di una situazione che va governata per evitare che i servizi che assicurano qualità e tenuta del tessuto sociale possano divenire inadeguati” – a sottolinearlo è Silvio Anderlini, direttore di Confesercenti di Castelfranco. Il dirigente dell’associazione prende spunto dai recenti fatti di cronaca che fanno registrare un incremento del numero di reati per chiedere all’amministrazione comunale uno sforzo ulteriore a tutela della sicurezza dei cittadini ed in particolare dei commercianti, tra i più esposti ai reati predatori.

“Chiediamo sia convocato urgentemente il comitato di sicurezza pubblica e sia attuata una seria analisi rispetto all’aggravarsi della situazione a Castelfranco, verificando se il rapporto tra le forze dell’ordine presenti è adeguato alla popolazione e alle dimensioni del territorio castelfranchese” – sottolinea Anderlini.

L’amministrazione comunale deve assumere un forte impegno, ponendo il tema sicurezza tra le priorità e recuperare nel proprio bilancio risorse utili a sostenere il contrasto della criminalità.
Servono azioni di repressione, ma anche interventi che sappiano valorizzare e tutelare il ruolo, anche di aggregazione sociale, che il commercio al dettaglio da sempre svolge. Occorre che l’amministrazione riconosca anche la funzione svolta dai Centri di vicinato che, come hanno evidenziato anche alcune recenti indagini, stanno vivendo una seconda giovinezza, sia per la qualità dei servizi offerti, sia per la comodità, soprattutto quando la clientela è costituita dagli anziani. Contestualmente Confesercenti chiede di contenere il proliferare di centri commerciali esterni, non collegati al tessuto urbano ed alla vita cittadina, in quanto potrebbero favorire processi di desertificazione urbana che certamente penalizzano la vitalità del centro cittadino.

“Non crediamo che l’istituzione di ronde cittadine possa essere una soluzione convincente. Si tratta di risposte emotive che devono lasciare spazio ad interventi strutturati che devono vedere in prima linea le istituzioni” – conclude Anderlini.