E’ stata riavviata, in tutta l’Emilia-Romagna, la raccolta di sangue dopo la sospensione temporanea delle donazioni nelle zone in cui, nell’agosto scorso, si sono verificati focolai epidemici da virus Chikungunya (comuni di Cervia, Ravenna, Rimini e Cesena).


La decisione è stata presa dal Comitato regionale per le attività trasfusionali (Crat) in seguito ad un esame dei dati sull’infezione che mostrano come la quantificazione del rischio, nelle zone dove si era sviluppata l’epidemia, si attesti ad un valore pari a zero. Tale dato è stato calcolato sulla base di un modello matematico definito attraverso il confronto con il Centro nazionale sangue ed il Joint Research Centre, il Centro comune di ricerca dell’Unione europea.

Anche dopo la ripresa della raccolta sangue rimarrà, comunque, in funzione un osservatorio attivo dell’epidemia.
Negli ospedali pubblici e nelle case di cura, durante il periodo del blocco della raccolta del sangue, è stato assicurato il normale svolgimento di tutte le attività sanitarie sia di routine che di emergenza, garantendo il massimo di sicurezza ai riceventi. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra tutti gli attori del “sistema sangue regionale”, in particolare le associazioni di volontariato Avis e Fidas/Advs e le Aziende sanitarie.

Nel mese di settembre sono stati potenziati i prelievi di sangue nei territori dove il virus della Chikungunya non si era manifestato: Piacenza, Parma, Modena, Reggio Emilia, Bologna e Ferrara. Nello stesso periodo, in quelle zone, le associazioni di volontariato Avis e Fidas/Advs hanno contattato i donatori per sollecitare un loro gesto di solidarietà.

Per informazioni sulla donazione di sangue in Emilia-Romagna, consultare il sito Donare sangue o telefonare al numero verde del Servizio sanitario regionale: 800 033 033 (tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30).