Le proposte di sviluppo per la Val d’Enza – dall’economia, alle infrastrutture al paesaggio – sono al centro di una serie di incontri pubblici che la Provincia, in vista dell’adozione del Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), ha promosso nei vari centri. Il primo si è tenuto nei giorni scorsi a Canossa, presenti il sindaco Enzo Musi, la presidente della Provincia Sonia Masini, il dirigente dell’Ufficio di Presidenza Andrea Tagliavini, il dirigente del servizio Infrastrutture ed edilizia Valerio Bussei ed Anna Maria Campeol, dirigente del Servizio Pianificazione territoriale, paesaggistica e ambientale.


Proprio recentemente, ha ricordato la presidente Sonia Masini, il Consiglio provinciale ha approvato un’intesa per la Val d’Enza tesa “a valorizzare una tra le aree più pregiate per ambiente e monumenti architettonici, vocata in particolare alle produzioni agricole ed all’industria agroalimentare”.
L’intento – ha ricordato la presidente della Provincia – è quello di “sviluppare sempre più una visione d’insieme delle diverse aree territoriali, avendo attenzione alle collaborazioni con le province vicine, alle sperimentazioni possibili, al ruolo positivo che i privati possono svolgere in tale contesto”, a partire dall’Authority alimentare di Parma e dalla “possibilità di recupero del convento di Montefalcone e di una sua destinazione a sede del Consorzio Parmigiano Reggiano”. Per valorizzare il territorio collinare, sarà fondamentale “puntare sul patrimonio storico-monumentale legato a Matilde, sul paesaggio e sulla valorizzazione dei prodotti tipici della nostra agricoltura di qualità”, ma anche sull’Enza, “grande risorsa ambientale ed elemento naturale di raccordo tra le province di Reggio e Parma”: “Renderlo balneabile, realizzare opere di rinaturalizzazione ed altri interventi tesi a un corretto uso della risorsa idrica e dell’energia, creare un vero e proprio Parco fluviale potrà ulteriormente qualificare l’intero territorio”.

Particolare attenzione è stata dedicata, nel corso dell’incontro, al “nuovo sistema infrastrutturale che si sta definendo e che vede nella ferrovia, nell’apertura del casello autostradale e negli interventi viari realizzati dalla Provincia e dai Comuni in questi anni, una nuova occasione per rendere più sicuro e scorrevole il traffico e dare nuove opportunità alle aziende”. La presidente Masini ha quindi affermato che “è indispensabile accrescere le potenzialità della nostra provincia per ciò che riguarda ambiente, cultura, innovazione, formazione, ricerca, marketing territoriale, qualificazione dell’impresa, nuove tecnologie, qualità del sistema infrastrutturale e la Val d’Enza è proprio uno dei fulcri di questo sviluppo e deve pertanto essere oggetto di ulteriore valorizzazione, consentendo a molte imprese medie e piccole di qualificarsi ulteriormente”. E’ il caso, ad esempio, della Ferrarini, la storica azienda reggiana produttrice di prosciutti e Parmigiano Reggiano che, nel proprio processo di riqualificazione e grazie proprio ad una intesa con la Provincia, ha deciso di non abbandonare il territorio reggiano, ma di insediarsi nel comune di Canossa consentendo tra l’altro, un recupero della villa storica di Rivaltella, sede degli attuali stabilimenti.

Dopo quello di Canossa, la Provincia ha in programma entro il mese di novembre altri incontri pubblici nei comuni della Val d’Enza.