A mano di una settimana dall’elezione della Consulta per gli immigrati, ecco arrivare le prime proposte dei neoeletti e, con esse, anche i primi problemi per il nostro quartiere.
Speravamo di non dover più affrontare questo argomento, speravamo che fosse definitivamente archiviato ma purtroppo c’è ancora chi continua a proporre la “riapertura del palazzo verde” di via S.Pietro.


Questa volta è il turno della Signorina Mabsout Kaoutar, membro della Consulta per gli immigrati, che vorrebbe “riaprire il Palazzo Verde sotto la gestione del Comune che darebbe in affitto gli appartamenti a chi rispetta determinate regole”.

Prima di entrare nel merito della proposta però vorremmo riuscire a capire chi sta basando le sue proposte su premesse sbagliate, se la signorina Kaoutar la quale, in riferimento allo sgombero di via S. Pietro, afferma che “mandare fuori di casa una famiglia senza offrire un altro posto in cui alloggiare non mi sembra giusto” o il signor Sindaco che, in più occasioni, ha invece tenuto a precisare che, a tutti i residenti, è stata fornita una sistemazione adeguata.

A prescindere dalla disinformazione di uno o dell’altro riteniamo comunque la strada proposta dalla neoeletta assolutamente impraticabile.



…“Ponte Fossa” insegna!!!
Anche in quel caso l’ Amministrazione Comunale fornì alloggi a persone e nuclei famigliari, (alcuni dei quali fuoriusciti dal Palazzo Verde di via S. Pietro) su preciso impegno, da parte di questi ultimi, a rispettare determinate regole.



Il rispetto delle regole fu tale che, all’interno dello stabile, vennero rinvenuti abusivi, clandestini, sostanze stupefacenti e, se questo non bastasse, vi furono diverse decine di migliaia di euro di danni all’immobile che adesso, il Comune, dovrà presumibilmente rifondere ai proprietari il ché dimostra, senza ombra di dubbio, la totale inadeguatezza dell’Amministrazione Comunale e dei Servizi Sociali a gestire questo tipo di situazioni.

L’ intervento richiesto dunque, oltre a comportare costi faraonici che, come sempre, andrebbero a ricadere sulle tasche dei cittadini, riporterebbe indietro il nostro quartiere di diversi anni, vanificando probabilmente l’unico intervento incisivo che questa Amministrazione abbia fatto: lo sgombero del Palazzo Verde!!!



Chi adesso ne propone la riapertura, non sarà un politico ma sicuramente si comporta come tale ed infatti, durante la presentazione dei candidati, sebbene incalzato, si è ben guardato dall’illustrare questa sua proposta; è chiaro infatti che, un’affermazione del genere la settimana prima delle elezioni, avrebbe inevitabilmente scatenato una serie di reazioni e di polemiche che potevano nuocere all’immagine che si voleva dare di questo nascente organismo; adesso però, che tutto è compiuto, si possono finalmente capire quali sono i veri intenti degli eletti.

…Se prima nutrivamo seri dubbi in merito alla costituzione della Consulta, i primi disarticolati interventi non fanno altro che alimentare le nostre perplessità!!!



COMITATO QUARTIERE DI BRAIDA