Dalle urne per le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) la Cisl guadagna oltre il 20% dei consensi tra i lavoratori di Stato, Parastato, Enti Locali, Sanità, Università e Ricerca non iscritti. In quasi tutte le realtà in cui sono state presentate liste, la Cisl ha ottenuto più voti del numero degli associati. La buona performance conferma la Cisl il primo sindacato in Emilia-Romagna negli Enti Pubblici non economici e consolida la sua presenza tra i dipendenti di Sanità, Ministeri, Autonomie Locali (Regione, Province, Comuni), Università e Ricerca.


In particolare, allo Ior (Istituti Ortopedici Rizzoli) di Bologna la Cisl è il primo sindacato con 301 preferenze e consistente crescita di consenso; all’azienda ospedaliera di Parma, 758 voti alla lista Cisl su 650 iscritti (passando la rappresentatività dal 27% nel ’04 al 33% odierna) ed all’azienda usl di Modena le preferenze sono state 608 (pari al 22% della rappresentatività) ed al Policlinico 307 (corrispondente al 27% di rappresentatività).
Altro riscontro positivo negli Enti Locali reggiani, dove la Cisl è risultata nei consensi il primo sindacato alla Provincia ed è aumentata in modo considerevole in quasi tutti gli altri Enti. Il Comune di Faenza ha confermato il primato Cisl con il 60% delle preferenze.
In diversi Ministeri, tra cui la Difesa, la Cisl risulta il primo sindacato in regione ed a Piacenza si attesta quale primo sindacato in tutti i Ministeri, oltre che al Comune di Piacenza e nei Comuni della provincia.
Infine, il comparto Ricerca: in tutta la regione raddoppia (rispetto al ’04) il consenso alla Cisl rispetto agli iscritti.

“Questi primi dati sono pienamente soddisfacenti –ha commentato a caldo Domenico Tramonti della segreteria Cisl dell’Emilia-Romagna con delega al Pubblico Impiego- in quanto confermano il consenso della Cisl presso i lavoratori pubblici in regione insieme al buon lavoro svolto. Il significativo incremento cislino nei comparti Sanità ed Enti Locali è il risultato dell’impegno personale delle candidate e dei candidati Cisl e della loro qualificata ‘presenza’ sui posti di lavoro, nonché di tutto il sindacato che ha consentito organizzativamente la presentazione delle liste in quasi tutti i posti di lavoro pubblici della regione”.