Con una sentenza depositata in questi giorni, il Tribunale amministrativo regionale (Tar), sezione di Parma, ha accolto le tesi del Comune di Reggio e ha dato il via libera alla realizzazione del tratto della tangenziale Sud-Est dal Casale di Rivalta a Canali.

Contestualmente, i giudici amministrativi hanno respinto i ricorsi di alcuni proprietari delle aree interessate dal tracciato. In tal modo possono progredire i lavori, che consentiranno di scavalcare il Crostolo e distribuire meglio il traffico, in particolare quello che dalla collina scende in città su via Martiri della Bettola. La realizzazione completa dell’asse Sud-Est alleggerirà quindi in modo rilevante il traffico nei quartieri centrali della città, permettendo di compiere un’opera strategica per la Mobilità.

La sentenza riconosce corretta la procedura adottata dal Comune di Reggio Emilia sotto gli aspetti ambientali e urbanistici: si trattava di congiungere due tratti dell’anello tangenziale (Rivalta e Canali) passando nella zona verde del parco del Crostolo. Secondo alcuni privati il tracciato in corso di realizzazione poteva essere sostituito dal potenziamento di strade già esistenti (ad esempio, via Serra), ma questa tesi non è stata condivisa dal Tar, che viceversa ha ritenuto logico e coerente con il progetto complessivo il tracciato rettilineo che scavalcherà il fiume con un percorso mitigato da zone verdi.

Si è quindi ritenuto che il progetto presentato dal Comune abbia mediato tra le esigenze di viabilità e la tutela delle zone ancora non toccate dall’espansione residenziale. La scelta progettuale, infatti, ha superato tutte le procedure di valutazione ambientale ed è quindi risultata la meno invasiva. Il principio espresso dal Tar è in generale rilevante per le localizzazioni di opere pubbliche, consentendo di coordinare i vincoli ambientali con le esigenze di realizzare opere di interesse generale. Si tratta di una sentenza importante, osservano l’Avvocatura comunale e l’avvocato Guglielmo Saporito, che hanno sostenuto le tesi del Comune, in quanto pone nel giusto equilibrio il rapporto tra opera pubblica e tutela del territorio.