Prendersi cura dei disabili promuovendo, orientando, sostenendo e sviluppando progetti a loro favore, con un obiettivo chiaro: garantire loro una vita sempre più autonoma e indipendente. Un obiettivo di altissima levatura quello che l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Modena si propone attraverso la Fondazione “Vita indipendente“, la cui costituzione è stata approvata oggi nel corso del Consiglio comunale dedicato interamente ai temi della disabilità, con il voto favorevole di tutti i gruppi (astenuta Forza Italia).

La missione della Fondazione è quella di prendersi cura della vita presente e futura delle persone affette da disabilità non gravissime, in grado cioè di avere una vita di relazioni, andando però non solo nella tradizionale chiave assistenziale, ma piuttosto nell’ottica di affiancarli nei percorsi di progressiva conquista dell’autonomia. La Fondazione, come stabilisce lo statuto, non gestirà direttamente servizi, ma lavorerà per favorire il potenziamento della rete di quelli già operativi sul territorio – sia pubblici che privati – puntando ad alcuni obiettivi primari, tra cui la realizzazione o l’acquisizione di immobili in grado di rispondere a obiettivi di indipendenza, la stipula di contratti (finanziamenti, mutui, presiti, acquisti in diritto di superficie ecc.) utili al raggiungimento degli scopi della Fondazione, la sigla di convenzioni per l’affidamento esterno di parte delle attività, ma anche la promozione e l’organizzazione di seminari e corsi di formazione sui temi della disabilità, oltre che la partecipazione ad associazioni, enti e istituzioni – pubbliche e private – la cui attività sia rivolta agli stessi obiettivi della Fondazione. Dal punto di vista economico la Fondazione potrà contare su un primo finanziamento di 50mila euro messo a disposizione dal Comune di Modena, a cui si aggiungono le partecipazioni degli altri soci fondatori: Uildm (20mila euro), Ausl, Ipab Charitas e Anffass con 5mila euro ognuno a cui potranno aggiungersi n futuro altri finanziamenti, donazioni e lasciti testamentari, che saranno utilizzati per gli scopi di fondo di “Vita indipendente”.