Marco Nobili, bolognese, 50 anni, latitante per la giustizia italiana dal 1998, è stato arrestato dai carabinieri di Bologna in Ungheria dove conduceva una vita pressochè normale gestendo una società immobiliare.

L’uomo, che aveva collezionato ben 40 sentenze passate in giudicato per un totale di 15 anni di reclusione, è accusato di truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona, falsità in scrittura privata e falsità materiale commessa da privato falsificando certificati: tra i falsi, anche la data della sua carta di identità, sul cui retro aveva ‘prolungato’ col computer la validità fino al 2010.

Nobili – che attualmente si trova nel carcere di Budapest in attesa dell’estradizione – viveva nella città di Berkscsaba, ormai quasi sicuro della propria impunità. A tradirlo, le intercettazioni telefoniche sulle utenze dei familiari, con i quali – i genitori in particolare – si teneva in contatto in Italia.
Le indagini che hanno portato alla cattura – partite sei mesi fa, anche con l’ausilio dell’Interpol – sono state coordinate dal procuratore generale Attilio Dardini.

Nobili era noto a Bologna per la bella vita che conduceva, frequentando alberghi e ristoranti di lusso: tra le sue truffe più frequenti, l’acquisto di Rolex con assegni contraffatti, intestati a persone inesistenti, che poi rivendeva. Tanti anche i furti, in particolare ai danni di gioiellerie e pelliccerie.