Dal primo gennaio 2008 le tariffe applicate sulla rete gestita dalla società Autostrade aumenteranno mediamente dell’1,79%. Dopo l’aumento medio del 10% di alcune tariffe ferroviarie degli Eurostar anche a gennaio 2008 nuovi rincari attorno al 15%.


L’aumento maggiore in percentuale, +15,6%, è sulle tratte Roma-Milano e Roma-Venezia: otto euro in più rispetto ai 51 degli attuali biglietti per la seconda classe di un Eurostar.
Si pagheranno otto euro in più anche tra Napoli e Firenze (con un aumento del 15%). Roma-Napoli passa da 33 a 38 euro (+15,1%). Tra Reggio Calabria e Roma, seconda classe più cara di sette euro. Gli aumenti per chi sceglie la prima classe vanno dai sei euro del biglietto Roma-Napoli (da 43 a 49 euro) agli undici euro del Roma-Milano (da 74 a 85 euro).

“Anche l’inizio del 2008 – si legge in una nota di Confesercenti – è sotto il segno di un forte aumento di alcune tariffe ferroviarie. Ed a ruota, è il caso di dirlo, arriva anche quello dei pedaggi autostradadali. Per i biglietti ferroviari è il secondo anno che assistiamo non ad un adeguamento ma ad una vera e propria propria mazzata per tratte molto importanti che colpisce non solo gli spostamenti ordinari ma diventa anche un ulteriore, inaccettabile costo a carico del turismo. E’ stupefacente constatare come aumenti così pesanti passino lisci dopo le assordanti ed eccessive levate di scudi registrate sui prezzi. Sembra che ci si dimentichi quanto l’aggravio sul costo dei biglietti ferroviari incida sull’inflazione, mentre restano del tutto impregiudicati i grandi e gravi problemi della qualità del servizio e della sicurezza dei passeggeri”.