Il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni ha firmato nei giorni scorsi la convenzione, approvata lo scorsa settimana dal Consiglio provinciale, che regola il passaggio allo Stato dell’istituto tecnico Fermi di Modena, a partire dall’1 settembre 2008.


La convenzione garantisce la conservazione dell’attuale offerta formativa, in particolare l’articolazione dei due indirizzi di studio (chimica industriale ed elettronica e telecomunicazioni), ma anche il mantenimento in carico alla Provincia di tutto il personale provinciale, docente e Ata, con contratto a tempo indeterminato.
In una lettera inviata alle diverse componenti della scuola (dal consiglio d’istituto alle rappresentanze sindacali), l’assessore provinciale all’Istruzione Silvia Facchini commenta con soddisfazione la conclusione di un percorso che potrà «garantire alla scuola una prospettiva di stabilità e assicurarle un futuro certo nel sistema statale di istruzione superiore». Nella lettera, inoltre, l’assessore Facchini annuncia l’avvio della seconda fase dell’operazione nella quale «dovremo lavorare, in stretta sinergia con la scuola e l’Ufficio scolastico provinciale, per garantire un passaggio ordinato delle competenze dalla Provincia alla nuova istituzione scolastica autonoma per assicurare un regolare inizio di anno che consenta alla scuola di salvaguardare e valorizzare la qualità dell’offerta formativa, gli alti standard qualitativi raggiunti, il suo patrimonio di esperienze e di conoscenze».
I primi appuntamenti tecnici sono già in programma in accordo con il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Giancarlo Mori.
L’assessore Facchini conclude la lettera chiedendo la collaborazione di tutti gli operatori della scuola e dichiarandosi certa «di poter fare affidamento ancora una volta sullo spirito di collaborazione che la scuola ha dimostrato in questa prima fase di un percorso che sapevamo difficile e delicato».
Il percorso per la statalizzazione è stato avviato formalmente con la scuola nel febbraio 2007 e in marzo la giunta ha approvato all’unanimità la decisione. La trattativa con i sindacati sui precari si è conclusa con l’accordo del 12 novembre per la stabilizzazione nel 2008 di sei docenti e quattro cosiddetti Ata, che si aggiungono ai due docenti già stabilizzati nel 2007. In dicembre la Regione, su richiesta della Provincia, ha previsto una nuova autonomia scolastica per il Fermi.

Le regole che disciplinano il trasferimento
La convenzione approvata dal Consiglio provinciale e firmata dal ministro Fioroni stabilisce che, con il passaggio allo Stato, «la formazione delle classi e la determinazione della conseguente dotazione organica avverranno sulla base dei criteri contemplati per le corrispondenti istituzioni scolastiche statali».
Per quanto riguarda il personale docente, la convenzione prevede che i 61 insegnanti attualmente in servizio con contratto a tempo indeterminato (mentre sono 26 quelli a tempo determinato), passino “funzionalmente” alle dipendenze dello Stato ma rimangano in carico alla Provincia fino alla cessazione, a qualsiasi titolo, del rapporto di lavoro. Il personale assunto dall’1 settembre 2008, sia a tempo indeterminato che determinato, sarà invece a carico dello Stato. Nel caso di riduzione dell’organico, i soprannumerari saranno identificati prioritariamente tra i docenti statali con il minor punteggio in graduatoria. Il personale docente provinciale che dovesse risultare soprannumerario, resterà comunque in servizio al Fermi, su eventuali posti vacanti o su progetti di arricchimento dell’offerta formativa. Cessano di validità le graduatorie provinciali: per il reperimento dei docenti a tempo determinato saranno utilizzate le graduatorie statali, sia provinciali che d’istituto.
Il personale non docente in servizio a tempo indeterminato potrà chiedere di essere assegnato a un altro servizio della Provincia con lo stesso profilo professionale. Chi sceglie di rimanere al Fermi sarà collocato “funzionalmente” alle dipendenze dello Stato rimanendo in carico alla Provincia fino alla cessazione del rapporto di lavoro.
L’edificio della scuola resta di proprietà della Provincia e viene concesso in uso gratuito, così come i beni mobili che fanno parte degli arredi e delle attrezzature di base della palestra. Tutte le altre categorie di beni mobili passano allo Stato.

I cambiamenti riguardano principalmente l’appalto per le pulizie che scadrà il 31 agosto 2008 e non sarà rinnovato. Le pulizie passano al personale ausiliario statale. Maggiore carico di lavoro anche per la segreteria che sarà supportata, nel corso del primo anno, dalla Provincia.