Nella Medicina della Riproduzione uno degli argomenti di maggiore interesse è la riserva ovarica. Con questo termine si definisce la capacità procreativa di una donna. “In altre parole – spiega il professor Annibale Volpe, direttore della Struttura Complessa di Ostetricia del Policlinico di Modena – la donna ha un numero di follicoli ovarici definito già alla nascita e che va incontro a riduzione inesorabile con l’età. Intorno ai 50 anni, la riserva ovarica è esaurita e la donna entra nella menopausa, con cessazione quindi della capacità riproduttiva. La capacità procreativa di una donna è proporzionale alla sua riserva ovarica: maggiore numero di follicoli equivale ad una maggiore durata della vita riproduttiva”.

Negli ultimi anni le ricerche cliniche indicano che la riserva ovarica può essere variabile in ciascuna donna e pertanto la capacità procreativa non è solo proporzionale alla sua età cronologica ma anche alla sua “età biologica”.

Di questo argomento si occuperà il meeting della Società Europea della Riproduzione Umana ed Embriologia (ESHRE) che si terrà a Modena il 18-19 aprile presso il Centro Didattico Interdipartimentale della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (via del Pozzo 71) a partire dalle ore 8,30. Alla due giorni modenese parteciperanno 280 professionisti, la metà dei quali italiani e l’altra metà proveniente da 31 paesi europei ed extraeuropei (tra cui Sud Africa, Australia, Vietnam, India, Stati Uniti e Messico), che potranno avvalersi dei contributi scientifici di alcuni dei massimi esperti del settore, tra cui il Prof Fauser dall’Olanda e il prof Dor da Israele
Verranno definiti i concetti di riserva ovarica, i determinanti genetici e i test diagnostici per valutare effettivamente la riserva ovarica nelle pazienti.

Si cercherà inoltre di determinare il miglior protocollo terapeutico per le pazienti infertili con ridotta riserva ovarica. Saranno, infine, discussi i possibili interventi terapeutici per la preservazione della funzione ovarica (e quindi della fertilità) nelle pazienti che a causa della chemioterapia o radioterapia per patologia tumorale vanno incontro a menopausa precoce.

La Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Modena effettua ogni anno circa 350 cicli di fecondazione assistita con percentuali di successo simili a quelle dei migliori centri internazionali. Nel 2007 la percentuale di gravidanze nei cicli di fecondazione assistita ha superato il 30%.