Fotografia europea prosegue a ritmo serrato anche nella giornata di oggi – venerdì 2 maggio – con due veri e propri eventi: la lezione magistrale di Umberto Galimberti sul corpo ed il dj set dj set di Philip Cohen Solal, musicista e musicologo francese co-fondatore dei Gotan Project. Arricchiscono il programma anche diversi confronti e conferenze dedicati alle molteplici alle differenti interpretazioni del concetto di corpo e sfaccettature e tendenze della ricerca fotografica contemporanea.

Si parte alle ore 10 lo storico Giovanni De Luna, in Piazza Martiri del 7 luglio, che con la conferenza Corpi per la storia contemporanea, ripercorre il ruolo dell’immagine come fonte essenziale di memoria, che ha contribuito nel tempo a rendere giustizia al punto di vista delle vittime. La conferenza sarà condotta da Riccardo Panattoni.
Il corpo nell’immaginario collettivo contemporaneo, che in virtù dell’invasività dei media lo “vetrinizza” fino a renderlo plastificato e mostruoso, è al centro (ore 11.30, in Piazza Martiri del 7 luglio) della conversazione tra il sociologo Vanni Codeluppi, il direttore del Gender Bender Festival Daniele Del Pozzo, il semiologo Nicola Dusi e l’esperta di marketing Giovanna Galli.
Mentre alle 14.30, all’Università di Modena e Reggio Emilia – Aula Magna Pietro Manodori è in programma Immagini in movimento. Accelerazione per le tue idee, un seminario con il fotografo Andrea Rossi organizzato in collaborazione con InSide, Università di Modena e Reggio Emilia.
All’insegna del connubio tra le diverse forme di espressione artistica, arricchiscono il programma degli incontri tre reading condotti dal critico letterario Alberto Bertoni e accompagnati da proiezioni e intermezzi musicali: Laura Pugno legge estratti dal suo romanzo Sirene, favola noir dedicata a figure mitologiche eppure realissime, corpi immaginari che prendono vita nelle immagini di Elio Mazzacane.
Nel pomeriggio uno degli appuntamenti più attesi di Fotografia Europea: la presenza autorevolissima del filosofo e psicanalista Umberto Galimberti che è protagonista per il ciclo Visioni di città’, alle ore 16.00, in Piazza Martiri del 7 luglio, di una lectio Il corpo in Occidente sul tema della corporeità nel mondo occidentale, in cui si ripercorrono le tappe di una rimozione culturale della naturale ambivalenza tra mente e fisico, che ha finito con il produrre la netta e artificiale scissione attuale tra anima e corpo. Umberto Galimberti professore ordinario di Filosofia della storia e di Psicologia dinamica all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è membro ordinario dell’International Association of Analytical Psychology e opinionista del quotidiano “la Repubblica”. Tra le sue pubblicazioni Il tramonto dell’Occidente nella lettura di Heidegger e Jaspers (Feltrinelli, 1975-1984), Il corpo (Feltrinelli, 1983), Gli equivoci dell’anima (Feltrinelli, 1987), Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica (Feltrinelli, 1999), Le cose dell’amore (Feltrinelli, 2004), La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla pratica filosofica (Feltrinelli, 2005), L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (Feltrinelli, 2007). È inoltre autore unico del Dizionario di psicologia (Utet, 1992). È in corso di ripubblicazione nell’Universale Economica Feltrinelli l’intera sua opera, di cui alcuni volumi sono tradotti in francese, tedesco, spagnolo, portoghese, greco e giapponese. Conduce Riccardo Panattoni.
Alle ore 18, poi nello Spazio Gerra alla presenza di Gianni Borghi, presidente degli Industriali Reggio Emilia, Giovanni Catellani, assessore alla Cultura di Reggio Emilia e Elio Grazioli, curatore di Fotografia europea, sarà proclamato il vincitore della prima edizione del premio internazionale di fotografia “The Core of Industry”, organizzato dal Comune di Reggio Emilia con l’Associazione Industriali di Reggio Emilia. Il vincitore, tra i 30 fotografi aderenti al concorso “The Core of Industry” lanciato per promuovere e valorizzare i giovani talenti della fotografia attraverso la realizzazione di progetti che esplorassero il variegato sistema dell’industria europea, è stato selezionato da una giuria composta da Elio Grazioli, l’architetto Luca Molinari, la curatrice e direttrice artistica Laura Serani, Silvana Turzio, storica della fotografia, il fotografo Gabriele Basilico e presieduta dal presidente dell’Associazione Industriali di Reggio Emilia Gianni Borghi.
All’insegna del connubio tra le diverse forme di espressione artistica, arricchisce il programma di Fotografia un reading alle ore 18.00, in p.zza Casotti, condotto dal critico letterario Alberto Bertoni e accompagnato da proiezioni e intermezzi musicali: Laura Pugno legge estratti dal suo romanzo Sirene, favola noir dedicata a figure mitologiche eppure realissime, corpi immaginari che prendono vita nelle immagini di Elio Mazzacane.
Segue alle ore 19 in Piazza Casotti, in collaborazione con il Maffia, dj set di Paolo Polcari degli Almamegretta mentre alla stessa ora in Piazza Fontanesi, in collaborazione con 8 Ball Agency, è previsto Jazz Bà in concerto.
Ma l’autentico evento musicale legato a Fotografia Europea 2008 è quello in Piazza San Prospero con il dj set di Philip Cohen Solal, musicista e musicologo francese co-fondatore dei Gotan Project, ovvero l’incontro tra l’elettronica e il tango, e recentemente autore di “Moonshine Sessions”, progetto nato dal viaggio personale dell’artista francese nella mitica Nashville. La carriera di Philippe Cohen Solal comincia a Parigi.
Il dj set a partire dalle 21.00 vedrà in apertura Dj Rocca/Ajello alla consolle.

Philip Cohen Solal era un DJ radiofonico in stazioni radio come 95.2 FM e Skyrock. Una breve carriera come A&R si arresta quando Philippe si rifiuta di firmare gruppi pop spazzatura. In seguito diventa supervisore musicale e compositore per il cinema d’autore europeo. Ha lavorato con l’acclamato regista Lars Von Trier, con Krysztof Kieslowski nella trilogia “I Tre Colori”. Sotto pseudonimi come Boyz From Brazil, comincia a mixare musica latina e ritmi dance con il produttore svizzero Christoph H. Müller. I Gotan Project cominciano come un esperimento, qualcosa che Philippe, Christoph e il musicista argentino Eduardo Makaroff vogliono fare per se stessi. Il loro manager stampa 1.000 copie del loro primo disco: Philippe era convinto che non ne avrebbero vendute più di 500. Da allora con due album, ‘La Revancha del Tango’ e ‘Lunatico’, più un DJ mix, i Gotan Project hanno venduto più di due milioni di dischi. Hanno girato il mondo facendo il tutto esaurito negli stadi, da Bruxelles a Buenos Aires. La loro musica è comparsa in spettacoli come Six Feet Under, Sex And The City, Nick/Tuck, ha illuminato scene in film come Ocean 12 e Shall We Dance. E tutto questo facendo tango, la musica dimenticata dei quartieri di Buenos Aires. Niente male. Ma anche prima, agli albori della dance music francese, prima dei Daft Punk e del ‘French Touch’, Philippe combinava generi mixando voci cambogiane con ritmi dance sotto lo pseudonimo Abracadabra, col quale ha partecipato ad una compilation dei primi anni ‘90 chiamata Paris Union Recording. “E’ il mio modo di fare musica” dice, “ è il mio modo di viaggiare. E’ il mio modo di andare dove voglio”. Ogni suo dj set è un incontro tra tradizione ed innovazione, una musica aperta ad ogni sollecitazione culturale. In caso di maltempo il dj set si svolgerà all’Isolato San Rocco.
Infine sempre alle ore 21, ai Musei Civici (a cura di Scuola di Pace e in collaborazione con Reggio nel Mondo) la funzione cruciale della fotografia nel conflitto viene ripresa anche nella testimonianza del fotografo napoletano Patrizio Esposito, che insieme alla scrittrice Fabrizia Ramondino e alla rappresentante in Italia del Fronte Polisario Fatima Mahfud a riflettere sulla capacità dell’immagine di raccontare gli effetti della guerra, alla luce dell’esperienza delle popolazioni Sahrawi del Sahara Occidentale, che dal 1975, nel più completo blackout di comunicazione con l’esterno, documentano l’occupazione marocchina fotografando il proprio corpo ferito. Conducono Riccardo Panattoni e Gianluca Solla. In programma il collegamento in diretta dai campi Sahrawi.