Torna la Festa della Musica, promossa e organizzata dall’Arci e patrocinata e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna. Dieci le città
coinvolte in questa manifestazione annuale nata a Parigi oltre vent’anni fa, che si tiene tradizionalmente intorno alla data simbolica del
solstizio d’estate (21 giugno) nelle principali città europee e consiste in un gran numero di concerti, principalmente all’aperto, nelle piazze e
nelle strade.


La Festa Emilia-Romagna
Modena e Parma hanno già svolto il programma di quello che è il vero evento principe della produzione culturale dell’Arci in Emilia-Romagna.
Numerose le iniziative collaterali che gravitano attorno a quasi tutti i Festival che compongono il cartellone: dibattiti, mercatini dove vengono
offerti prodotti di natura equo-solidale, iniziative di sensibilizzazione, mostre e quant’altro.
Da rilevare è l’attenzione al recupero e valorizzazione di luoghi insoliti per la produzione e la realizzazione di iniziative culturali: rocche e castelli ma anche ospedali e carceri. Si tratta di 10 Festival di grande livello qualitativo, i cui tratti peculiari, dal punto di vista musicale sono due: coinvolgimento dei migliori artisti e delle migliori band del panorama “indie” nazionale e non solo; grande attenzione per i musicisti giovani ed emergenti, testimoniata dalla presenza all’interno del cartellone di tre concorsi rivolti ai cosiddetti gruppi ed artisti “di base”. Anche quest’anno verrà confermata una promozione unitaria, con un più ampio utilizzo dei nuovi media, attraverso la creazione di un apposito sito “myspace”, che nel tempo vuole diventare punto di riferimento, per tutto il corso dell’anno, per artisti, pubblico ed organizzatori.

Ecco i dieci Festival che compongono il cartellone della Festa della Musica 2008 in Emilia-Romagna:
Bologna (Sputnik Music Festival);

Cesena (Festa della Musica);

Ferrara (La notte bianca della musica);

Forlì (Autorincircolo);

Imola (Medicina Rock Festival);

Modena (Globalizza.che?);
Piacenza (basta un poco di musica.);

Parma (Tracce sonore);
Ravenna (Spazi sonori);

Reggio Emilia (Hangover 5).

Storia della Festa
L’obiettivo è quello di divulgare la musica senza barriere di generi, promuovere l’integrazione sociale ed etnica, stimolare il dilettantismo
musicale, far conoscere le tradizioni di altri paesi. In tutta Europa, la Festa è promossa dagli enti locali competenti e organizzata da apposite associazioni no profit. A tutt’oggi è l’unica manifestazione paneuropea consacrata alla musica dal vivo, iscritta nella dinamica
democratica di una cultura musicale accessibile a tutti, indifferente alla dialettica professionista/dilettante e tesa a divulgare la pratica musicale presso giovani e meno giovani di tutte le condizioni sociali. La Festa predilige gli spazi all’aperto, ma è spesso occasione di
apertura eccezionale di luoghi che non costituiscono di fatto sale da concerto, creando talvolta una feconda corrente di scambio tra i
centrocittà e le relative periferie. Ma la Festa è anche l’occasione di suggerire alle grandi istituzioni musicali (orchestre, teatri
dell’opera.) di uscire dai loro luoghi abituali di rappresentazione, o, al contrario, di accogliervi generi musicali a torto considerati come minori
o antagonisti: musiche tradizionali, musiche popolari, jazz, rock, rap, techno, ecc.
In Italia, la Festa della Musica ha nel tempo coinvolto innumerevoli associazioni ed enti che, aderendo all’iniziativa, ne hanno favorito la
crescita e la definitiva affermazione, permettendo inoltre di produrre importanti campagne sociali contro il disagio giovanile.