“In relazione alla rapina accaduta lo scorso martedì nella filiale di UniCredit Banca in via Emilia Centro, ci preme innanzitutto sottolineare
che nessuno dei nostri clienti e dei nostri colleghi che erano in quel momento in agenzia ha riportato danni o ferite di alcun tipo. E’
l’incolumità delle persone, infatti, il primo degli elementi che ci preme tutelare e difendere”. Questo dichiara Giancarlo Mattei, Direttore
Regionale Emilia Ovest, che dalla sede centrale di Piazza Grande a Modena coordina l’attività bancaria di 143 agenzie nelle province di Modena,
Reggio Emilia, Parma e Piacenza.


“Si è trattato indubbiamente di una rapina emblematica per le dinamiche con cui è avvenuta, di cui riconosciamo la gravità – ha aggiunto Mattei – Facendo una riflessione condivisa, possiamo rilevare che i nostri sistemi
di sicurezza, tuttavia, hanno retto: le cassette di sicurezza non sono state toccate e, mentre un bancomat era già aperto in quanto era in fase
di caricamento, l’altro è rimasto chiuso e non ha ceduto ai tentativi dei rapinatori di forzarlo”.

Il contrasto del fenomeno delle rapine è un impegno prioritario all’interno delle strategie operative di UniCredit Banca; per questo
motivo è operante all’interno della Banca una Direzione Sicurezza, focalizzata sulle specifiche esigenze di sicurezza di tutta la rete commerciale. Questa struttura si articola inoltre in una rete di specialisti sul territorio che operano attivamente per mettere in pratica tutte le iniziative di sicurezza più idonee a prevenire la commissione di rapine. UniCredit Banca ha sostenuto nel solo 2007 un onere complessivo di
65 milioni di euro per la sicurezza delle sue filiali, proprio per garantire migliori condizioni di sicurezza nelle proprie Agenzie.

“Confermiamo la nostra piena fiducia nell’amministrazione, nelle forze dell’ordine, negli inquirenti – ha concluso Mattei – il nostro obiettivo
è quello di rendere sempre più forte la nostra collaborazione con queste istituzioni, al fine di disincentivare il più possibile il ripetersi di
fenomeni criminosi così gravi nel nostro territorio”.