Anche in questo fine settimana di agosto i Musei Civici di Bologna saranno regolarmente aperti, proponendo mostre ed interessanti eventi serali inseriti in bè-bolognaestate08.


Si segnalano in particolare la mostra Time Code Show al MAMbo, eccezionalmente prolungata fino al 24 agosto, che propone simultaneamente i sedici video selezionati per il progetto Time code, e la rassegna al Museo
Civico Medievale Quando i portici erano di legno con Fausto Carpani e Antonio Stragapede, con prenotazione al numero 334 3787219.
Il fine settimana è un’occasione per visitare inoltre le sale del Museo della musica, che per la prima volta dall’inaugurazione del 2004 apre le
proprie porte per tutta l’estate, e delle Collezioni Comunali d’Arte il cui orario pomeridiano feriale è stato prolungato fino alle 18.30 e dove è
ancora possibile visitare, fino a fine mese, la mostra Un’importante Madonna del Presepe restaurata dalla Chiesa di San Girolamo della Certosa.
Venerdì 8 agosto ultimo giorno, prima della pausa estiva, per visitare il Museo del Patrimonio Industriale, che riaprirà lunedì 25 agosto, quando riprenderanno le iniziative, gratuite e su prenotazione, di Estate al Museo
del Patrimonio Industriale con visite guidate, attività di laboratorio e animazioni.
Si ricorda infine che i Musei Civici saranno aperti come di consueto anche il giorno di Ferragosto, con orario festivo, ad eccezione del Museo del
Patrimonio Industriale, di Casa Carducci e Museo del Risorgimento e del Museo Morandi (chiuso per lavori fino al 1° settembre).

I Musei
– MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Via Don Minzoni 14 – tel. 051 6496611
martedì-domenica: ore 10-18; giovedì: ore 10-22
Ferragosto aperto ore 10-18
– Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore 34 – tel. 051 2757711
martedì-venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30;
giovedì: ore 9.30-22 Ferragosto aperto ore 10-18.30
– Museo Civico Archeologico Via dell’Archiginnasio 2 – tel. 051 2757211 martedì-venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30
Ferragosto aperto ore 10-18.30
– Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4 – tel. 051 2193930 – 2193916
martedì-venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 Ferragosto aperto ore 10-18.30
– Collezioni Comunali d’Arte Palazzo d’Accursio – Piazza Maggiore 6 – tel. 051 2193631 – 2193526
martedì-venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30 Ferragosto aperto ore 10-18.30
– Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini Strada Maggiore 34 – tel. 051 236708
martedì-sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13 Ferragosto aperto ore 9-13
– Museo del Patrimonio Industriale Via della Beverara 123 – tel. 051 6356611 lunedì-venerdì: ore 9-13 Chiuso dal 9 al 24 agosto
– Pinacoteca Nazionale
Via Belle Arti 56 – tel. 051 4209411 martedì-domenica: ore 9-19 (Pinacoteca); ore 10-19 (mostra Antonio Basoli) Ferragosto aperto ore 9-19 (Pinacoteca); ore 10-19 (mostra Antonio Basoli)

Gli eventi:
– MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna: prosegue fino al 24 agosto 2008 la
mostra The Time Code Show ingresso gratuito.
“The Time Code Show”, evento espositivo a cura di Fabiola Naldi e Alessandra Pioselli, è concepito come momento “corale” che ripercorre le tappe del progetto “Time Code”.
I sedici video selezionati per la serie di otto incontri svoltisi da novembre 2007 a giugno 2008, “occupano” simultaneamente gli spazi del
museo, dando al visitatore la possibilità di una visione d’insieme delle opere degli artisti coinvolti, che si sono soffermati sull’analisi e la
rielaborazione di diversi codici temporali.
“The Time Code Show” ospita le diverse letture videografiche del tempo prodotte da: Knut Asdam, Riccardo Benassi, Pavel Braila, Loulou Cherinet, Pierre Coulibeuf, Simonetta Fadda, Shona Illingworth, Tellervo Kalleinen e
Oliver Kochta Kalleinen, Almagul Menlibayeva, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Moser & Schwinger, Roberta Piccioni, Sara Rossi, Martin Sastre, Kjersti Sundland, Alejandro Vidal.
– Museo Internazionale e Biblioteca della Musica: prosegue fino 24 agosto 2008 la mostra Naturale, rigenerato, fatto a mano – La moda etica di Christina Kim ingresso gratuito.
La mostra illustra in modo dettagliato la storia dei progetti di recycling della linea dosa. Una sezione della mostra, “La vita del Jamdani”, è
focalizzata sul ciclo d’uso di questo tessuto e ne segue l’evoluzione dalla sua ispirazione originale come stoffa tradizionale indiana, tessuta a mano
per i sari, fino al prodotto riciclato dalla produzione dell’abito dosa. Vengono trattate simultaneamente questioni di memoria – conservare pezzi di stoffa significa mantenere in vita i ricordi – e problemi che riguardano i
materiali. In ultima analisi, la mostra invita a riflettere sull’ispirazione del design, sul suo processo e sulla sua natura.
Hanno collaborato all’allestimento due nomi di rilievo del design internazionale: Karen Spurgin, textile designer inglese e Nelson Sepulveda, art director del trend magazine Bloom.
– Collezioni Comunali d’Arte: prosegue fino al 31 agosto 2008 la mostra. Un’importante Madonna del Presepe restaurata dalla Chiesa di San Girolamo della Certosa ingresso gratuito. Con le soppressioni napoleoniche, il complesso monumentale della Certosa, destinato a cimitero cittadino dal 1801, iniziò ad assolvere anche a funzioni di salvaguardia del patrimonio storicoartistico proveniente dagli edifici religiosi che venivano chiusi al culto. L’attenzione fu rivolta in particolare ai dipinti di forte valenza devozionale, a sculture e a monumenti funebri antichi. Se la parte più ragguardevole delle pitture requisite e divenute proprietà pubblica avrebbe alimentato il percorso
storicoartistico di quella che oggi è la Pinacoteca Nazionale di Bologna, opere di scultura e affreschi asportati da vari luoghi sacri cittadini
sarebbero arrivati fino a noi nelle sedi civiche del Museo Civico Medievale e delle Collezioni Comunali d’Arte, in alcuni casi attraverso il passaggio ottocentesco presso il museo civico di Palazzo Galvani. Di questo ingente processo di sottrazione, trasferimento, museificazione,
via via svoltosi sul registro della salvaguardia storica o della devozione, molte testimonianze restano ancora oggi in attesa di indagini più
approfondite, volte a chiarire la provenienza delle singole opere. È il caso della “Madonna del Presepe” qui esposta, bassorilievo in stucco
derivato da un prototipo di Donatello, che una mostra recente, tenuta presso la Pinacoteca Civica di Cento, ha riproposto alla nostra attenzione. Al ritorno dalla mostra e da un intervento di restauro viene esposta
temporaneamente presso le Collezioni Comunali d’Arte, offrendo anche l’opportunità di recuperare, nel contesto più appropriato, memoria della complessa vicenda conservativa che riguarda una sezione del patrimonio
storicoartistico di pertinenza civica.
– Museo Civico Medievale: prosegue fino al 28 settembre 2008 la mostra: Sorores in choro. I libri corali delle Domenicane bolognesi ingresso gratuito. La mostra, a cura di Massimo Medica e Stefania Roncroffi, è l’occasione per esporre una selezione di importanti libri liturgici, riccamente miniati, che fanno parte della raccolta degli oltre 130 codici miniati conservati presso il Museo Civico Medievale. Si tratta di documenti assai significativi per meglio comprendere gli usi e
le consuetudini liturgiche e musicali di comunità monastiche femminili tra la fine del XIII e gli inizi del XVI secolo. A Bologna tra il 1250 e il 1288 si contano 36 comunità religiose femminili
di cui numerose dell’ordine domenicano. San Domenico, morto a Bologna nel 1221, aveva espresso il desiderio di edificare in città un convento per le suore, progetto poi realizzato nel 1223 con l’istituzione del convento di
Sant’Agnese. Seconda in Italia e quarta in Europa, la comunità di Sant’Agnese fu modello per la nascita di nuovi conventi, tra cui spicca per
le sue vicende storico-religiose quello di Santa Maria Maddalena di Val di Pietra, noto per il miracolo eucaristico della beata Imelda Lambertini. Testimonianze dell’attività liturgica e musicale delle comunità di
Sant’Agnese e Santa Maria Maddalena di Val di Pietra sono una quindicina di preziosi codici di canto piano che, sfidando le traversie politiche e
l’incuria di secoli, sono giunti fino a noi. Si tratta di manoscritti di largo formato, prodotti tra la fine del XIII e gli inizi del XVI secolo, riccamente decorati con preziose miniature,
espressione della committenza illustri famiglie bolognesi (Isolani, Bargellini, Caccianemici).
– Pinacoteca Nazionale: prosegue fino al 4 gennaio 2009 la mostra Antonio Basoli ornatista, scenografo, pittore di paesaggio. Il viaggiatore che resta a casa ingresso gratuito
– L’Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con l’Accademia Clementina, con la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico e demoantropologico di Bologna, con la Pinacoteca di Bologna e con il Comune di Bologna, dedica una mostra ad Antonio Basoli (Castel Guelfo 1774 – Bologna 1848), artista poliedrico di cui essa possiede molti volumi di
manoscritti e un corpus di oltre diecimila acquarelli, disegni e incisioni acquistati all’indomani della morte del Maestro dall’Istituzione in cui egli aveva studiato e a lungo insegnato. Antonio Basoli è figura assai significativa nel clima neoclassico e di
trapasso verso la sensibilità romantica europea. Durante gli anni degli studi all’Accademia Clementina stringe amicizia con Pelagio Palagi con cui frequenta a Bologna casa Aldrovandi, dimora fonte di idee variegate ed
avanzate, fervido luogo di incontro di artisti e intellettuali. Dà poi inizio ad una intensa attività in cui continuamente rielabora temi e motivi
desunti dai repertori dell’insegnamento accademico (Palladio, Vignola, Bibiena), dalle antichità riscoperte (Piranesi in primis), dai libri di viaggio, dalle più recenti pubblicazioni di incisioni e di testi letterari (fu puntuale lettore di Walter Scott ed ebbe rapporti epistolari con
stampatori in Europa). Ore 20.30 (visita guidata) e ore 21.30 (spettacolo): Museo Civico Medievale: Quando i portici erano di legno ingresso gratuito venerdì 8 agosto (posti esauriti) e sabato 9 agosto (prenotazione al numero 334 3787219).
La serata inizia alle ore 20.30 con la visita guidata al Museo Civico Medievale (a cura di Fabiana Gabrielli l’8 agosto e di Rebecca Snyder il 9 agosto), per poi lasciare spazio alle ore 21.30 allo spettacolo “Quando i portici erano di legno”: casi, personaggi e luoghi del Medioevo bolognese
raccontati e cantati da Fausto Carpani con Antonio Stragapede. Le “cante” saranno illustrate in tempo reale dai disegni di Giorgio Serra, in arte Matitaccia. L’evento è inserito in bè-bolognaestate08.

Info Comune di Bologna.