Anche quest’anno ancora prima della fine dell’estate piovono a centinaia le segnalazioni al numero verde 800050800 del Codacons, di cittadini (anche modenesi) che si lamentano per il cosiddetto danno da vacanza rovinata.

Si parla di ritardi, di coincidenze perdute e quindi giorni in meno di vacanza, di bagagli non ritrovati, di voli soppressi all’ultimo momento e quindi addio vacanze, alberghi diversi da quanto promesso loro in fase di prenotazione, servizi pagati ma non forniti ecc.
Uno dei casi modenesi più spiacevoli è quello che riguarda una anziana signora che, per ragioni di salute ( problemi cardiaci e di respirazione), aveva pagato un costoso supplemento per avere una camera singola e ben areata durante i quindici giorni che avrebbe dovuto trascorrere in una località in provincia di Trento
Purtroppo all’arrivo l’amara sorpresa di vedersi assegnare una stanza sotto tetto senza finestre ma con un piccolo lucernaio e con il letto messo in modo che una volta coricata avrebbe avuto il soffitto a pochi centimetri dal capo.
Dopo avere a lungo protestato le è stata “concessa” la possibilità di cambiare stanza ma solo per una notte e cosi via per tutti i quindici giorni. Ogni due o tre giorni, senza alcun preavviso, doveva preparare i propri bagagli e stazionare nell’atrio dell’albergo in attesa che le assegnassero la stanza di “turno”.
Una vacanza al limite del grottesco basti pensare al disagio di dover fare continuamente i bagagli.

Infine, l’ultima notte, forse al gestore dell’albergo non interessava più tenersi buona la signora, è stata costretta a dormire nel sottotetto in quanto non era più possibile neanche il turnover.

La signora che si è rivolta al Codacons di Modena, ora viene assistita perchè ottenga il giusto risarcimento per le sue vacanze rovinate.
L’invito del Codacons a chi è stato vittima di un caso di “vacanze rovinate”, anche apparentemente di modesta entità, è di segnalarlo per chiedere il risarcimento per i danni subiti. Solo cosi si può contribuire a frenare questo malcostume che vede ancora troppi i casi dove l’operatore non fornisce, direttamente o indirettamente, i servizi fedelmente per quanto pagato dal consumatore.