Una valigia, una cartella o una scatola per portare con sé i ricordi più cari, messaggi, storie, visite, laboratori, giochi e feste insieme per affrontare con serenità l’ingresso nella scuola dei più grandi. Sono tanti i progetti “ponte” che accompagnano i bambini nel passaggio dal nido alla scuola d’infanzia e da questa alla scuola primaria realizzati nei sette distretti scolastici modenesi e raccolti nella mostra itinerante “In continuità”, organizzata dal Coordinamento pedagogico della Provincia di Modena.

La mostra è in corso di allestimento e si potrà visitare a Modena, nella sede di Memo, da lunedì 1 a venerdì 5 settembre, per fare poi tappa in tutti i distretti nell’arco dell’anno scolastico e chiudersi in maggio a Sassuolo.
Nei 19 pannelli che costituiscono la mostra sono esposti documenti, materiali, oggetti che raccontano le esperienze di continuità verticale, da un livello di scuola a quella successivo, e orizzontale, tra le famiglie e le scuole, realizzate dai servizi 0-6 dei singoli distretti.

«Pensiamo la continuità come un palcoscenico sul quale si muovono diversi protagonisti: i bambini, le famiglie, gli educatori, gli insegnanti e il personale dei servizi formativi – spiega Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione – tutti impegnati in una buona azione educativa che favorisca il passaggio tra i diversi ordini di scuola e prevenga le difficoltà».

La mostra è il frutto del lavoro di ricerca e di valorizzazione da parte del Coordinamento pedagogico di quanto viene fatto nei servizi provinciali in tema di continuità intesa come accompagnare i bambini nella scoperta della realtà in cui vivono; considerare ogni processo di crescita come un fatto naturale; rispettare le competenze, le storie e le possibilità di ciascuno; offrire esperienze educative e didattiche di qualità per ogni ordine di scuola; coordinare le proposte delle singole scuole.

«Occorre che tra educatori e insegnanti si consolidi una cultura della continuità – sottolinea l’assessore Facchini – e per questo è necessario sostenere e valorizzare il confronto continuo tra gli insegnanti dei vari ordini di scuola».