Sabato pomeriggio alle 18:30 il Cardinale Camillo Ruini viene a Sassuolo. E” il cittadino sassolese certamente più rappresentativo. Viene a Sassuolo per la presentazione del libro su Don Ercole, Parroco di San Giorgio, figura amatissima e carismatica, che tanto fece per la città di Sassuolo e per tutti, tra cui anche, e in tempi non sospetti, proprio gli emigranti che venivano qui per lavorare.

Che cosa fa il comune di Sassuolo?
Patrocina nello stesso orario una interessante iniziativa dal titolo “Sbirri a Braida” organizzata da una serie di associazioni, tra cui il Duplex e l’associazione Biasin.
A pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina. La mia memoria va immediatamente a quando non mi fu permesso di discutere il mio ODG sul Cardinale in occasione delle sue dimissioni dall’incarico di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

E’ evidente che c”è una minoranza (nella classe politica e nella macchina comunale) che interpreta la storia e la realtà alla sua maniera, nel rispetto della propria ideologia.
Stiamo parlando della vera laicità tanto sbandierata in consiglio comunale?
Ma soprattutto, coloro che si attribuiscono il ruolo di rappresentare i cattolici nell’amministrazione e soprattutto nella giunta, dove sono? Va tutto bene? Non c’è niente da dire come al solito? E’ un bel modo di accogliere il Cardinale e di ricordare un sacerdote che ha fatto solo del bene per tutti a Sassuolo?
Chiedo aiuto agli altri cattolici impegnati dentro il partito democratico, non ritenete che questo fatto possa essere un occasione per rivendicare, a prescindere dalla giunta, maggiore rispetto e visibilità per la nostra storia e il nostro impegno?
O è obbligatorio andare dietro alla deriva laicista che in consiglio comunale impone scelte contro la libertà e la nostra coscienza?

Corrado Scalabrini