Si è chiusa con un accordo, siglato oggi all’assessorato al Lavoro della Provincia di Bologna, la vertenza sulla riorganizzazione dello stabilimento Ciba Spa di Pontecchio Marconi, con connessa procedura di mobilità, aperta dalla direzione aziendale nello scorso mese di ottobre.

Il riassetto organizzativo, che è parte della strategia globale della multinazionale svizzera mirata al recupero di produttività, prevede la centralizzazione delle attività di ricerca a Basilea, dove diversi ricercatori bolognesi
hanno accettato il trasferimento.
Con l’accordo sottoscritto oggi tra la direzione della Ciba, le Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) e le Organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl, Uil, Ugl, alla presenza dell’assessore al Lavoro Paolo Rebaudengo, la mobilità per venti lavoratori richiesta dalla Società è stata ridotta a diciotto e limitata ai volontari, parte dei quali
potranno accedere al pensionamento entro il periodo di permanenza in mobilità.
L’azienda verserà un sostegno al reddito a tutti i lavoratori collocati in mobilità, aggiuntiva rispetto alle indennità previste dalla legge, e
sosterrà la ricollocazione lavorativa e la riqualificazione professionale, anche tramite il Servizio politiche attive del lavoro della Provincia.
L’assessore Rebaudengo, concludendo l’incontro con azienda e sindacati, ha auspicato che con questa riorganizzazione lo stabilimento di Pontecchio possa riprendere la strada dello sviluppo produttivo e occupazionale ed ha
detto ai dirigenti di attendersi un incontro, insieme a Regione e Comune di Sasso Marconi, con i rappresentanti della nuova proprietà (la tedesca Basf, che rappresenta il più grande gruppo chimico a livello mondiale e che
sta concludendo l’acquisizione) per conoscere le strategie per lo stabilimento bolognese.