In occasione della Giornata della memoria è stata inaugurata oggi allo stadio “Dall’Ara” – lato settore Distinti, Piazza della Pace – la lapide che il Comune di Bologna e il Bologna F.C. 1909 hanno dedicato alla memoria di Arpad Weisz. Alla cerimonia, cui ha partecipato il Presidente Francesca Menarini, il Sindaco di Bologna Sergio Cofferati ha ricordato Weisz e ringraziato in modo particolare Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo, per averne riportato alla memoria la vicenda umana nel libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”.

Erano presenti, oltre allo stesso Marani, anche il Presidente del Consiglio Provinciale Maurizio Cevenini e Paolo Foschini, Vicepresidente del Consiglio Comunale.

Figlio di due ebrei ungheresi, Weisz giocò per la propria nazionale anche alle Olimpiadi del 1924 e, come calciatore semi-professionista, tra Ungheria, Cecoslovacchia, Italia e Uruguay. Da allenatore, raggiunse la fama portando al titolo nazionale l’Inter (allora denominata Ambrosiana) nella stagione 1929-30 e il Bologna nei campionati 1935-36 e 1936-37. Nel 1937 con il Bologna vinse a Parigi la Coppa dell’Esposizione – una sorta di Champions League dell’epoca – imponendosi con un secco 4 a 1 ai danni dei maestri inglesi del calcio, il Chelsea. In seguito alle leggi razziali, istituite nel 1938 in Italia, Weisz dovette lasciare prima il lavoro e dopo il Paese, riparando insieme alla moglie, pure lei ebrea ungherese, e ai due figli prima a Parigi e poi nella cittadine olandese di Dordrecht. In seguito all’occupazione tedesca dei Paesi Bassi, i Weisz vennero dapprima rinchiusi in campi di lavoro e, successivamente, deportati nei campi di sterminio di Auschwitz, dove trovarono la morte.