Il Consiglio provinciale bolognese ha dedicato gran parte della seduta di ieri al dibattito sulla stato dell’economia del territorio. L’intervento di apertura è stato fatto dalla presidente Beatrice Draghetti, che ha illustrato i risultati del censimento delle azioni di sviluppo economico e sociale messe in campo dagli Enti locali e le proposte di intervento della Provincia per fronteggiare la crisi.


Sull’argomento sono stati presentati due ordini del giorno, uno dai gruppi Pd, Sd, IdV, Verdi, PdCi, e approvato con 20 voti favorevoli (Pd, PdcI, Sd, IdV) e 7 contrari (An-PdL, FI-PdL), l’altro da Forza-Italia e An-PdL, che è stato però respinto.

L’odg della maggioranza sottolinea alcuni punti, tra i quali: la crisi economica globale sta assumendo dimensioni preoccupanti anche nel territorio bolognese con un incremento esponenziale delle ore di cassa
integrazione ordinaria rispetto all’ultimo trimestre 2008; la dimensione e la diffusione della crisi finanziaria sta generando una mancanza di fiducia di cui si avvertono già gli effetti; è necessario mettere in campo
politiche fiscali e di investimento di segno “anticiclico”, oltre a provvedimenti mirati al sostegno dell’occupazione, delle imprese e delle famiglie; il bonus del Governo (social card) per le famiglie è una misura
inutile e insufficiente.
Nel documento vengono inoltre avanzate proposte al Governo e alla Giunta provinciale. Al Governo viene chiesto: di rimodulare il percorso per raggiungere il pareggio del bilancio destinando l’1 % del Pil a misure di riduzione fiscale sui redditi da lavoro e da pensione; di estendere gli ammortizzatori sociali a sostegno di quanti perdono il lavoro; di mettere in condizione gli enti pubblici di provvedere ai pagamenti dovuti alle imprese in tempi certi e rapidi; infine, di rivedere le norme relative al
patto di stabilità degli Enti locali.
Alla Giunta provinciale, l’odg chiede: di proseguire le azioni di sostegno alle imprese attraverso il tavolo di salvaguardia del sistema produttivo; di attivare, di concerto con la Regione, l’opportuno utilizzo del fondo
sociale europeo per il sostegno al reddito; di agire, in sintonia con i Comuni, per garantire i servizi, anche riducendo le tariffe, ai lavoratori
e alle famiglie in difficoltà; di proseguire ed estendere la positiva concertazione con il sistema del credito.
Il documento dell’opposizione sosteneva invece le misure adottate dal Governo Berlusconi e invitava la Giunta ad eliminare tutte le spese superflue presenti nel bilancio di mandato e di “non ricorrere ad annunci
di sapore elettoralistico”.