Il settore suinicolo continua a soffrire a livello nazionale e, in particolare, a livello emiliano-romagnolo. Nei primi due mesi del 2009 le macellazioni sono infatti calate drasticamente (mediamente di oltre il 10%), ma nonostante ciò i prezzi non accennano a riprendere. Le quotazioni all’origine restano non remunerative per gli allevatori. Confagricoltura Emilia-Romagna sollecita quindi l’assessorato all’Agricoltura ad attivare un’iniziativa forte sul modello di quella messa a punto l’anno scorso per il settore lattiero-caseario.

“Il perdurare di questa situazione negativa – avverte il presidente di Confagricoltura Mario Girolami – rischia di mettere in ginocchio un comparto di eccellenza a livello internazionale”. Confagricoltura Emilia-Romagna chiede all’assessore Tibero Rabboni di dare una “risposta concreta agli allevatori” con un pacchetto “anti-crisi” che contenga interventi di finanziamento tramite i consorzi Fidi per crediti di conduzione e di abbattimento dei tassi di interesse. “Auspichiamo che l’assessorato prosegua nella tutela delle produzioni tipiche mediante una richiesta di qualificazione delle carni suine e del Gran Suino Padano nel Decreto salumi che si sta approntando a livello ministeriale”, aggiunge Girolami, “e che venga convocato al più presto un tavolo anti-crisi per discutere di proposte concrete”.