La medicina moderna va sempre di più verso una super-specializzazione delle varie branche mediche con vantaggi e svantaggi: il vantaggio è legato alla più approfondita conoscenza delle tematiche, lo svantaggio deriva dalla possibile parcellizzazione dell’intervento diagnostico-terapeutico.


È questo uno dei focus del VII Congresso Provinciale delle UU.OO. di Cardiologia del Santa Maria Nuova dal titolo: “Il cardiologo nelle patologie di confine: autarchia o multidisciplinarietà?” che riunisce oggi, 28 Marzo all’Hotel Classic di Reggio Emilia, cardiologi, medici internisti, cardiochirurghi e Medici di Medicina Generale.

L’intento è quello di mettere a confronto gli specialisti di branche affini su temi che possono essere “di confine” tra le varie figure specialistiche. Patologie quali il diabete mellito e l’aterosclerosi rappresentano un esempio, potendo trovare il primo approccio nel medico di Medicina Generale o nello specialista cardiologo oppure nel diabetologo. Importante è la definizione della figura di riferimento nel trattamento di patologie vascolari multiorgano potenzialmente riferibili a professionalità differenti. Anche a questo gli oltre 140 professionisti (medici, infermieri professionali,tecnici di radiologia e cardiologia) proveranno a fornire risposte pratiche.
Nell’ambito del Convegno verranno inoltre affrontate tematiche più specificamente di tipo cardiologico che tuttavia presentano attualmente un ampia ricaduta anche su altre figure professionali quali ad esempio la fibrillazione atriale.