I formiginesi si sono resi conto che a forza di inaugurare si cerca di nascondere qualcosa, di confondere le idee attorno ad una realtà che vede il Sindaco uscente sempre più solo rispetto alle forze politiche che lo circondano.
Ma la debolezza di Richeldi è generale.


Anche rispetto agli altri Sindaci del distretto il suo ruolo di sudditanza e di fragilità si è rivelato in tutta la totalità che lo pervade.
La scelta di costruire a Formigine un canile, che per dimensioni e costi è destinato a diventare un canile provinciale, oltre a dare prova di superficialità politica rivela una leggerezza professionale senza limiti.
Sacrificare in quel modo una grossa area del territorio, farsi carico di oltre il 25% delle spese, assumersene la gestione e la manutenzione sacrificando uomini e danaro si riveleranno un disastro per le prossime amministrazioni.
Accade così che quando si nasce sudditi e non uomini guida, come per Richeldi, un patrimonio quale è il castello medioevale di Formigine diventi un problema serio.
In mancanza di Assessori all’altezza del loro ruolo quali quelli responsabili della cultura, dell’istruzione e del commercio, non gli rimane che cedere al bisogno di danaro dell’Assessore al bilancio e regala il castello alla gastronomia dell’alto borgo.
Attendiamo il giorno in cui Richeldi inaugurerà questa sua ultima iniziativa per ribadirgli quello che fino ad ora non ha voluto e potuto ascoltare e cioè che l’affare non sarà remunerativo per il bilancio del Comune ma, soprattutto, renderà scontenti i formiginesi che, ogni giorno, attorno al castello trovano le loro identità.

(I Consiglieri Comunali di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Popolari Liberali verso il Popolo della Libertà e quelli della Lega Nord)