Inizio di 2009 notevolmente piovoso: caduti finora 297.2 mm di pioggia, anche se nel 2004 raggiunsero addirittura i 302.8 mm, questi alcuni dati forniti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Freddo ad aprile può sorprendere chi attendeva con una certa trepidazione la primavera, ma almeno finora per le zone del Modenese e Reggiano, l’Osservatorio Geofisico non rileva nulla di straordinario sul piano termico mentre si riscontrano anomalie nella quantità e soprattutto nella frequenza delle piogge.
Sono infatti ben 53 i giorni su 120 dall’inizio dell’anno che hanno visto pioggia, quasi uno ogni due, e bisogna risalire fino al 1960 per trovar una stagione più piovosa: allora furono 64.

Le temperature
Per quanto riguarda le temperature da inizio anno, queste invece si attestano nel complesso perfino sopra la media: sono stati infatti conteggiati dagli esperti dell’Ateneo 44 giorni definiti “anomali caldi” contro solo 5 “anomali freddi”.
Entrando più nel dettaglio, le temperature degli ultimi giorni risultano “anomale fredde” per quanto riguarda i valori massimi, ma in linea con la stagione per i valori minimi e il mese di aprile, nel suo complesso, si chiuderà con una temperatura media attorno ai 15.4°C, superiore sia al riferimento climatico medio del periodo 1971-2000 (12.8°C) che all’aprile 2008 (14.1°C).
Determinante alla caratterizzazione di questo aprile 2009 come un po’ più caldo della media degli ultimi 30 anni è stata la prima parte del mese che si è distinta come particolarmente anomala-calda – fino a toccare precocemente i 24-25°C il giorno 15 e contrastata dalle ultime giornate relativamente fredde di giorno anche se senza particolari anomalie nei valori minimi.

Le piogge
Particolarmente abbondanti invece le piogge: il pluviometro posto sul torrione di Palazzo Ducale ha già raccolto in questo mese 105.4 mm di pioggia (il valore medio di aprile è di 56.6 mm) e dall’inizio del 2009 ben 297.2 mm, che sono già circa la metà delle piogge medie annue.
Negli anni recenti si trovano episodi simili ed anche superiori per quanto riguarda il mese di aprile – nel 2005 con 113.8 mm nel e 2003 con 111.0 mm e per il primo quadrimestre (gennaio-aprile) del 2004 con ben 302.8 mm, ma nelle prossime ore nuove piogge potrebbero anche superare questi riferimenti.
Ciò che più colpisce al di là dell’eventuale record di precipitazioni 2009 è la tendenza generale nei di primi quadrimestri delle ultime stagioni ad un’ alternanza di estremi-siccitosi come nel 2006 e nel 2007 a estremi piovosi come nel 2004 e nell’attuale 2009.
Assieme alla quantità è la frequenza dei giorni piovosi a sorprendere: in questo aprile 2009, e bisogna risalire fino al 1996 per trovarne altrettanti e qualcuno in più, 17, nel 1994.

Le previsioni
Riguardo le previsioni, la depressione mediterranea “Ulysses” responsabile del maltempo ancora in corso è destinata ad esaurirsi solo lentamente in quanto “stretta fra due anticicloni” che ne bloccano il movimento.
Per oggi mercoledì 29 aprile si produrranno ancora, soprattutto nel pomeriggio, fenomeni principalmente sotto forma di rovesci o temporali e non è esclusa una imbiancata tardiva delle cime Appenniniche oltre i 1600-1800 m circa.
Domani giovedì 30 aprile resisteranno ancora piogge residue, nubi specie in mattinata con squarci a seguire che potrebbero facilitare la formazione di nuovi acquazzoni nel tardo pomeriggio.
La giornata sarà ancora piuttosto fresca per la stagione con massime che faticheranno ad avvicinarsi ai 20°C.
Un più deciso miglioramento è atteso per il 1° maggio, festa dei lavoratori, grazie all’espansione di una fascia di alta pressione sul Nord Italia che garantirà un buon soleggiamento con qualche nube in formazione nel pomeriggio.
Le giornate successive di sabato 2 e domenica 3 maggio trascorreranno con tempo buono, largamente soleggiato e più tiepido, con temperature che potrebbero portarsi anche sui 23-25°C contrastando con le temperature più fresche del mattino (6-8°C circa in campagna, 5-6°C sui monti).

Bisognerà prestare attenzione – segnala il meteorologo Luca Lombroso – perché più le temperature diurne aumenteranno, più si formeranno le classiche nubi cumuliformi pomeridiane primaverili e in tal caso qualche breve e circoscritto acquazzone non è escluso, ma sarà l’eccezione e non la regola”.