Situazione difficile, ma non drammatica, nel distretto ceramico, oggetto l’altro giorno di un nuovo incontro del Tavolo-osservatorio Anteverto promosso dalla Provincia. Come ha messo in evidenza Alda Spaggiari, responsabile del Centro impiego di Scandiano, in aprile le iscrizioni alle liste di disoccupazione sono diminuite del 38%, mentre gli avviamenti al lavoro manifestano un costante calo attestatosi sul -32%.

Anche le aziende in difficoltà, come segnalato dalle rappresentanze sindacali e datoriali, sembrano soffrire meno di altri distretti il calo di ordinativi: nel settore ceramico siamo ad una riduzione di circa il 30%, frutto anche dei profondi investimenti avvenuti negli ultimi anni, mentre in quello metalmeccanico si raggiunge un calo del 60-70% (comunque meno che altrove), considerando che per una parte si tratta di indotto del ceramico. Questo anche perché il distretto ha differenziato più che nel resto della provincia le produzioni, sviluppando maggiormente negli ultimi anni il settore terziario.
Tuttavia, Enrico Folloni della Cgil ha annunciato il superamento di quota 2.500 lavoratori in cassa integrazione, sottolineando in particolare come il perdurare di questa condizione produca una crescente difficoltà delle imprese ad anticipare i trattamenti Inps anche per le casse integrazioni ordinarie.
Un altro elemento che concorre ad innalzare il livello di “resistenza” del distretto è la diffusione, come ha segnalato Luca Ferri della Cisl, dei contratti di solidarietà: una forma di accordi per la riduzione dell’orario di lavoro che permette di far lavorare tutti ad orario ridotto e determina una decurtazione minore del reddito procapite tra retribuzione e assegno Inps per le ore non lavorate. Sempre Folloni ha segnalato invece un numero crescente di famiglie, rimaste ormai senza reddito e senza nessun ammortizzatore sociale, che insistono in maniera doppiamente negativa sugli enti locali: da un lato ricorrendo a forme di assistenza sempre più consistenti e prolungate, dovute soprattutto ad esigenze abitative non coperte da un’ edilizia popolare praticamente assente nel distretto; dall’altro togliendo i bambini dai servizi prescolari. Questi fattori determineranno, come hanno segnalato gli assessori Angela Zini di Scandiano ed Enrico Ferrari di Castellarano, una contrazione dei servizi per l’infanzia ed una crescente difficoltà di risorse per i Comuni, che si accentuerà a partire dall’autunno per aggravarsi nel corso del 2010.
In questo contesto di difficoltà un altro elemento negativo, segnalato da Barbara Mazzocchetti dell’Api, è l’atteggiamento di forte chiusura nei confronti delle imprese da parte del sistema creditizio, che impedisce di fatto alle aziende di accedere alla liquidità anche solo per poter anticipare la cassa integrazione o per attivare investimenti innovativi che permettano di meglio agganciare la ripresa produttiva.
Un altro dato positivo à invece venuto da Cerform, l’ente di formazione diretto da Paola Careddu, intervenuto nei confronti di una azienda con i lavoratori in contratto di solidarietà attivando percorsi di aggiornamento professionale nelle ore non lavorate, con un assegno di frequenza in integrazione all’assegno Inps, garantito in parte dai fondi interprofessionali di Fondimpresa e in parte dalla stessa azienda.

“Come già evidenziato in altre occasioni – ha concluso l’assessore provinciale al Lavoro, Gianluca Ferrari – in questo distretto la diffusione dei contratti di solidarietà denota da parte imprenditoriale una maggiore responsabilità sociale nell’attivare accordi sindacali maggiormente favorevoli ai lavoratori. Inoltre, come segnalato da Cerform, in alcuni casi formazione professionale e un maggiore sostegno al reddito sono elementi di reale valorizzazione delle risorse umane, e questo è un elemento chiave, insieme all’innovazione tecnologica, per rilanciare il distretto ceramico su nuove basi, fondate sulla qualità e le capacità di competere con le economie più avanzate del mondo”.

Nello stesso tempo l’utilizzo di strumenti di politica attiva come la formazione professionale, in buon parte finanziata dalla Provincia, o l’Accordo promosso con le banche dalla Provincia per l’anticipazione della cassa integrazione straordinaria, ha permesso ad alcune decine di lavoratori di questo distretto, come ad alcune centinaia a livello provinciale, di usufruire di ammortizzatori sociali in anticipo, contribuendo ad evitare la crescita di situazioni di particolare disagio economico e sociale.
“Infine il progetto SociaLabor che, pensato sempre dalla Provincia all’interno dell’Unità anticrisi, vedrà la sua attivazione a partire dall’autunno, ci permetterà di affrontare anche situazioni di mancanza assoluta di sostegno al reddito con la stessa filosofia, combinando formazione e lavoro, accompagnati da un ammortizzatore sociale locale, in particolare messo a disposizione dai Comuni per attività pubblicamente utili”, ha concluso l’assessore Ferrari.