Che grande settimana! Finalmente avevo capito come si sentivano gli abitanti di Berlino alla caduta del “muro”. Hanno abbattuto il San Matteo, e anch’io, come i berlinesi potevo dire “Io c’ero”. Avevo visto i candidati sindaci di centrodestra e centrosinistra (in ordine puramente alfabetico) finalmente entrambi contenti, e per lo stesso motivo. E, incredibile, avevo letto di cittadini e assessori (o almeno uno di questi) orgogliosi per quello che stava accadendo alla loro città.
 
Io pensavo che in realtà, l’episodio fondamentale fosse avvenuto qualche anno fa con lo sgombero di questo palazzo, e che ancora più importante sarebbe stato parlare di cosa sarebbe stato ricostruito ma non ditelo in giro, non ci faccio una gran figura.
Ma che importa, finalmente erano tutti felici…
Poi qualcosa si è rotto. Hanno ricominciato a litigare, attacchi e risposte, un nervosismo e una litigiosità, sempre sugli stessi argomenti, che si potrebbero definire fuori luogo, come prima e più di prima. Si fanno addirittura dichiarazioni a nome di altri che poi sono costretti a smentire.
E dire che qualcuno aveva parlato di “silenzio assordante di fatti concreti”. A me sembra manchino solo i fuochi d’artificio (quelli di sbarramento ci sono stati).
Si è parlato “di abbattimento di muri invisibili”, si forse è successo, ma non ce ne siamo accorti, forse erano troppo invisibili.
Il fatto è che sono quelli ben visibili a diventare sempre più alti e massicci, e purtroppo sembra non dividano solo etnie e razze diverse.
Dopo i clandestini e gli spacciatori, sembra ora abbiamo anche i terroristi. Puramente casuale se ne siano accorti proprio in questo momento. Si punta ancora sulla paura. E credo che chi si prepara alle ronde dovrà presentarsi ancor più fisicamente allenato.
Forse fra poco ci chiederanno di partire per le crociate estensi, alla caccia del feroce Saladino, e io purtroppo ai miei tempi non fui nemmeno riformato dal militare. Questa volta basterà presentare un semplice certificato medico ?

Qualche giorno fa, un quotidiano locale, pronto, come un buon gregario per il suo capitano, a tirare una qualche volata, aveva sentito l’esigenza di un reportage a tutta pagina sul degrado della nostra città, terminando l’articolo “non è facile conciliare una cultura di sinistra con la soluzione di problemi che invece richiederebbero metodi meno concilianti. Quelli che appartengono, appunto al centrodestra”
Confidando che alle volte gli arrivi in volata non premiano gli sforzi dei gregari, mi permetto di dissentire. Ritengo che serietà, buon senso e voglia di fare non siano una prerogativa di una delle due “corrazzate politiche”.
E credo che tutt’altra sia la cultura necessaria a vincere la battaglia; che l’unica cultura vincente sia quella che pone al centro l’uomo con la sua dignità e i suoi doveri, con la propria responsabilità sociale e penale (forse anche politica).
E non credo tutto ciò sia esclusiva della destra o della sinistra, quanto piuttosto dell’estremo centro.
La differenza la fanno solo ed unicamente le persone ed i valori, non dichiarati, ma vissuti: solidarietà, sussidiarietà, educazione, condivisione, responsabilità, aspirazione all’equità, alla giustizia ed alla bellezza, riconoscimento dei talenti, propri e degli altri, estremo centro è dunque il riaffermarsi della nostra storia, della nostra educazione all’osservanza delle regole, al rispetto dell’altro e delle differenze soggettive, all’impegno.
In ogni caso ci stiamo avvicinando al momento decisivo. I più attenti avranno notato che sono entrati in campo i poteri forti, ed in particolare quelli dell’associazionismo, del mondo imprenditoriale, persino la politica nazionale.
Curioso il fatto che chi afferma che un pavullese non può conoscere i problemi della città, poi ci porti i disinteressati consigli del primo cittadino di Roma, vero che con Internet ci si aggiorna su tutto, però.
E si inizia anche a parlare di voto utile.
Ma, utile a chi ?
Non credo alla gente di Sassuolo, di sicuro non al Suo buonumore.
Volete mettere la stravaganza di idee di alcuni candidati sindaci “minori”, rispetto alla seriosità, alla litigiosità e permalosità dei due candidati sindaci di centro destra e centro sinistra ?
La voglia di fare dei “nuovi” rispetto all’arroganza di chi è sicuro di avere operato al meglio o al continuo sventolio degli spauracchi legati al fenomeno immigrazione ?
Io avrei un’idea completamente diversa, votiamo i piccoli.
Mandiamo quelli che si sentono grossi al ballottaggio.
Sono sicuro che per il futuro di Sassuolo la cosa migliore sia circondare il prossimo sindaco di gente non disposta ad assecondarlo in tutto o per tutto, di consiglieri che cerchino veramente il meglio per la città, non che seguano bovinamente le indicazioni dei propri capigruppo basate unicamente su logiche di maggioranza o di obbligatoria contrapposizione.
E poi viste le certezze di ognuna delle due parti, che continuano a sfidarsi sulle percentuali finali, pensate che facce avranno il giorno dopo, quando si renderanno conto che le loro certezze erano infondate, e le promesse difficili da mantenere.
A proposito ma perché l’attuale Sindaco continua a chiedere ai suoi più acerrimi rivali i nomi di una eventuale giunta e non comunica i suoi ? Vuole riproporre gli attuali ? No dai, è uno scherzo non ci credo.
Dicevo, pensate alle facce che avranno nell’affrontare un’altra settimana di campagna elettorale, questa volta con molte meno certezze, pensate alle occhiaie, e chissà se gli aperitivi saranno sostituiti dai digestivi.

Io sto con l’UDC e sono sicuro che il mio sarà in ogni caso un voto utile.
Poi dai risultati vedremo.
Unica certezza: il nostro impegno futuro.
E chiuderei questa personale campagna elettorale con un coro da stadio:
“Al ballottaggio, mandiamoli al ballottaggio”.
Qualunque esso sia vedrete la mitica 500 elettorale festeggiare con le bandiere.

Gian Luca Guarino