avismodena1È morto ieri a Modena Carlo Mauri, già Professore di Medicina Interna nelle Università di Modena e di Pavia, già Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena, presidente onorario dell’Avis provinciale di Modena. I suoi funerali si svolgeranno oggi (sabato 6 giugno 2009) pomeriggio alle ore 15 nella parrocchia della Madonna Pellegrina di Modena.

 Il professor Mauri è stato Direttore sanitario dell’Avis comunale di Modena dal 1956 al 1969; Presidente dell’Avis Comunale Modena dal 1969 al 1981; vicepresidente dell’Avis provinciale di Modena dal 1987 al 1998. Dal 1999 ad oggi è stato Presidente onorario dell’Associazione. Dal 1987 al 1992 è stato anche presidente del Comitato medico dell’Avis Nazionale.

 Era Professore emerito di Clinica Medica nell’Università di Pavia; il Ministero della Pubblica Istruzione gli ha conferito la medaglia d’oro per i benemeriti della cultura.

 Il presidente dell’Avis provinciale di Modena Maurizio Ferrari, ha inviato questa mattina un telegramma alla famiglia del medico.

«Appresa la dolorosa notizia dell’improvvisa scomparsa del Prof. Carlo Mauri, per lunghi anni dirigente associativo e sanitario dell’Avis Comunale e provinciale di Modena oltre che responsabile del Comitato Medico dell’Avis Nazionale, a nome del consiglio direttivo dell’Avis Provinciale di Modena e dei donatori di sangue modenesi porgo sentite condoglianze. Non potremo mai dimenticare la sua signorilità e la sua grande competenza professionale che ha sempre messo a disposizione dell’associazione e dei donatori. Anche grazie alla sua opera è stato possibile, per l’Avis,  raggiungere i prestigiosi risultati che la contraddistinguono a livello dell’intero Paese. Il suo attaccamento all’associazione è rimasto immutato nel corso del tempo avendo mantenuto, sino ad oggi, la sua carica di presidente onorario dell’Avis Provinciale di Modena. Con la scomparsa del prof. Mauri l’Avis ed il servizio trasfusionale perdono, oltre che una figura di grande prestigio, un pezzo importante della propria storia. Per onorare la sua memoria saremo tutti impegnati a svolgere al meglio il nostro ruolo per accrescere il numero dei donatori e delle donazioni di sangue, dei suoi componenti e dei suoi derivati».