pievepelagoinfiorataDomenica 14 giugno la tradizionale “Infiorata” con la processione su tappeti floreali lungo l’antica via Tamburu. Recentemente Pievepelago è stata insignita dall’Anci del titolo “Città dell’Infiorata” finora riservato solo ad otto località italiane.

Sin prime luci dell’alba, gli “infioratori” inizieranno a tracciare i contorni dei disegni che saranno poi riempiti con i fiori raccolti nei dintorni del paese. I tappeti floreali saranno ultimati per le ore 12 quando sulla via Tamburù, coperta da un unico manto di fiori, transiterà la solenne processione. I soggetti dei tappeti, che resteranno intatti fino a sera, sono prevalentemente religiosi ma nelle passate edizioni sono mancati richiami a fatti di attualità. Essendo una festa mobile, la ricorrenza varia ogni anno rispetto alla Pasqua. Tra le varietà di fiori utilizzate ci sono il maggiociondolo, l’acacia, la ginestra, la “palla di neve”, le margherite ed altre specie, tutte naturalmente “non protette”.Le “Infiorate” più famose in Italia sono soprattutto in Lazio (Genzano) e Umbria (Spello), ma Pievepelago, località dell’Alto Appennino modenese, si è ritagliato in Emilia-Romagna un ruolo di primo piano passando dalle prime semplici composizioni di una ventina d’anni fa a tappeti sempre più complessi e validi artisticamente, con l’effimera bellezza di queste composizioni destinate a durare solo alcune ore. Recentemente Pievepelago è stata insignita del titolo “Città dell’Infiorata” un importante riconoscimento conferitogli dall’Associazione nazionale comuni italiani, finora riservato solo ad otto località tra le 150 che in Italia realizzano questa tradizionale iniziativa.