banco-frigoLa formula “trasformare lo spreco in risorse” continua a funzionare, e sono le cifre a provarlo: 850.000 euro di prodottirecuperati grazie a Last Minute Market nei primi 6 mesi del 2009. Latticini, carne, biscotti – tutti ancora ottimi, solo vicini alla scadenza – frutta e verdura. Anche libri, prodotti farmaceutici e altri generi non alimentari. Nato dieci anni fa come progetto di ricerca delDipartimento di Economia e Ingegneria agrarie dell’Università diBologna, oggi Last Minute Market è un sistema di recupero di beniinvenduti a favore degli enti assistenziali, che in questi anni si èdiffuso sul territorio regionale e nazionale grazie al supporto dell’assessorato al Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna.

Di risultati “molto positivi” ha parlato stamani, durante la conferenza stampa, Guido Pasi, assessore al Turismo e Commercio della Regione. “Grandi quantità di merci che altrimenti finirebbero in discarica – ha spiegato – vengono recuperate per un uso solidale, con un forte risparmio economico e ambientale, e destinate a persone in difficoltà. E’ un’esperienza di grande valore etico”. In questo periodo di crisi “la Regione – ha concluso l’assessore – è impegnata con diverse iniziative a sostenere le fasce più deboli della popolazione: la collaborazione con Last Minute Market è indubbiamente uno strumento importante”.

“Last Minute Market è uno spin-off dell’Università di Bologna – ha ricordato l’ideatore, Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria – . E’ una società vera e propria, la cui attività è una misura concreta, oltre che di lotta allo spreco, di prevenzione e riduzione dei rifiuti alla fonte. In diversi casi le aziende hanno diminuito i costi dismaltimento e gli enti beneficiari hanno reinvestito i risparmi in beni e servizi aggiuntivi. Tutti hanno convenienza in questo ‘mercato dell’ultimo minuto’, e non solo chi riceve in dono le eccedenze”.

“Per noi Last Minute Market è un modo per poter andare avanti con dignità – ha sottolineato don Giancarlo Suffritti, responsabile della comunità terapeutica “L’Angolo” di Modena – . Risparmiare sulla spesa ci ha permesso di migliorare la dieta e rinnovare le strutture per i ragazzi che ospitiamo”. Alla conferenza stampa c’erano anche rappresentanti di alcuni dei “fornitori” delle merci recuperate: Stefano Cavagna (Leclerc Conad), Rita Brugnara (Giunti – Progetti Educativi) e Riccardo Zavatti (Farmacie Comunali Ferrara).

La collaborazione con la Regione

Dal 2006 la Regione ha destinato complessivamente a Last Minute Market, anche nell’ambito di progetti cofinanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, 155.000 euro; per il 2009-2010 ne ha previsti altri 55.000. La collaborazione tra Regione e Last Minute Market ha consentito di raggiungere quattro importanti traguardi. Primo, l’estensione territoriale: attualmente i progetti attivi o in fase di sperimentazione coprono tutte e nove le provincie regionali. Secondo, un’ampia gamma diprodotti recuperati: alimentari, pasti cotti, ma anche libri, prodotti farmaceutici e prodotti non alimentari. Terzo, la varietà di aziende all’interno delle diverse filiere: produzione artigianale e industriale, mercati generali, grossisti, grande distribuzione, commercio al dettaglio e ristorazione. Attualmente sono 48 le imprese coinvolte.

Infine, il coinvolgimento attivo degli enti pubblici e privati. A livello locale è fondamentale il supporto delle amministrazioni comunali eprovinciali, delle aziende socio sanitarie e di quelle di gestione dei servizi ambientali, delle autorità d’Ambito territoriale ottimale e delle Fondazioni che contribuiscono a creare la rete per l’attivazione e la gestione dei recuperi. Al momento sono 23 gli enti locali coinvolti.

Lotta allo spreco, i numeri

Nel primo semestre del 2009 sono stati recuperati beni per un valore di 850.000 euro: 145 tonnellate di prodotti alimentari freschi, 22.000 libri, 7.700 euro di prodotti farmaceutici, oltre 23.000 euro di prodotti non alimentari. Da aziende della ristorazione collettiva sono 70 i pasti cotti che ogni giorno vengono salvati dalla discarica. I dati testimoniano il trend crescente dei recuperi di Last Minute Market: nel 2007 i progetti attivi erano 9, con prodotti recuperati per 816.000 euro; nel 2008 si è recuperato oltre 1 milione di euro per 14 progetti, e per il 2009 la previsione si attesta su oltre un milione e mezzo di euro. I beni recuperati diventano una risorsa per oltre 70 organizzazioni no-profit del territorio che possono così reinvestire il risparmio ottenuto in beni e servizi aggiuntivi da offrire ai propri assistiti. Inoltre è evidente come vi siano altri impatti positivi, oltre quello economico: ambientale, nutrizionale, sociale e comunicativo, più difficilmente quantificabili.

L’attività di Last Minute Market permette non solo di rispondere a necessità materiali molto concrete, ma assume anche un’interessante valenza educativa nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alle problematiche dello spreco e di un consumo consapevole. L’obiettivo “ultimo” di Last Minute Market è, infatti, contribuire alla riduzione dello spreco, in tutte le sue forme. In quest’ottica le azioni non si limitano al recupero delle eccedenze. La Facoltà di Agraria, infatti, si è sempre fatta promotrice di iniziative (seminari, convegni, eventi culturali) che hanno come obiettivo la sensibilizzazione alle tematiche legate allo spreco.