PierLuigiBersaniIl sindaco di Carpi Enrico Campedelli interviene a sostegno della candidatura di Pierluigi Bersani a segretario nazionale del Pd.

«La Convenzione nazionale del Pd di ottobre può e deve rappresentare unmomento importante di analisi, riflessioni e proposte per il futuro del Paese. Il bisogno che sento è quello di avere un partito strutturato sul territorio che sia utile all’Italia e agli italiani, un partito popolare che sappia dare risposte a quel bisogno di futuro che emerge da ampi settori della società e che fino ad oggi non abbiamo saputo rappresentare se non marginalmente. Troppo spesso la discussione è rimasta circoscrittaai gruppi dirigenti senza coinvolgere la platea vasta di uomini e donneche si aspettavano e si aspettano un’opposizione vera e radicata sulterritorio. Da qui ne consegue il tema dell’identità di un partito che siritiene con giusta ragione “popolare” e riformista, il fatto di non chiudere il percorso intrapreso ma aprirlo anche ad altre esperienze riformiste presenti nel nostro paese. Lo sforzo deve essere quello di radicarci sul territorio tenendo però vivo il laboratorio e l’analisi politica del centrosinistra ripartendo dallo spirito dell’Ulivo di Romano Prodi. Queste ritengo siano le premesse per poter costruire un’alternativaa una destra inaffidabile che sta portando il paese in situazioni molto difficili perché non ha saputo affrontare la situazione di crisi globalecon strumenti adeguati, provocando ripercussioni pesanti sia sul versante finanziario che sulla fiducia delle famiglie e delle imprese per il futuro.

Il Partito democratico deve essere pronto a raccogliere e fare proprie queste sfide di modernizzazione del paese. Credo che chiunque sia chiamato a dirigere l’orchestra saprà farlo ottimamente. Certo è che, come nella musica, ogni grande maestro ha sue caratteristiche a seconda degli spartiti che deve fare suonare all’orchestra. Ebbene oggi credo serva una persona con le caratteristiche di Pierluigi Bersani, lo vedo maggiormente attrezzato per guidare il partito verso gli obiettivi che ho delineato edè per questo che ho sottoscritto la sua candidatura. Nella proposta diBersani ho trovato convincenti alcuni passaggi cruciali quali l’apertura anuove alleanze politiche per una seria alternativa di governo; il coinvolgimento degli iscritti in una forma partito aperta e radicata sul territorio; un’esperienza di governo nella quale la capacità di dialogo con i mondi dell’impresa, della finanza e del lavoro possono risultare fondamentali a concretizzare proposte e soluzioni per traghettare il nostro paese fuori dalla crisi. Le stesse motivazioni mi hanno convinto a sottoscrivere la candidatura di Stefano Bonaccini a segretario regionale per continuare quel ricambio generazionale utile a un partito che vuole crescere e innovare».