scuola_5Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, durante il suo intervento  in sala Tricolore al Consiglio comunale sulla scuola, ha rivolto un augurio per l’inizio dell’attività.

“Un affettuoso augurio di buon lavoro per il nuovo anno scolastico che inizia. Ritengo che la funzione educativa degli insegnanti sia decisiva per costruire una città e una nazione. Siamo loro vicini in questo momento che appare così difficile e che sono sicuro sapranno, come sempre, affrontare insieme ai ragazzi con la gioia, l’impegno e la passione che li distingue. L’Amministrazione comunale è e sarà al loro fianco per sostenere la qualità di tutte le scuole”.

Mozione PD sulla scuola: intervento consigliera Gigliola Venturini

L’anno scolastico 2009/10 si aprirà, come il precedente, con forti tensioni tra il mondo della scuola, le parti sociali ed il Governo. L’ irruzione, sulla scena della crisi, dei precari della scuola, ha costretto il Governo all’adozione di ammortizzatori la cui efficacia sarà valutata dalle parti sociali. Resta la scelta di fondo di non rivedere né tagli né immissioni in ruolo anche di fronte all’alto numero di posti vacanti. E’ probabile che ciò dipenda dai tagli che il Governo intende effettuare nei prossimi due anni.

Intanto nelle nostre scuole gli alunni aumentano, compresi i disabili e gli stranieri , i docenti diminuiscono e la continuità didattica non è garantita , Ai dirigenti scolastici dunque l’arduo compito di far quadrare i conti tra aspettative dell’utenza e risorse a disposizione, possibilmente senza esprimere a voce alta dubbi e difficoltà. Bologna docet. Ciò che non può essere accettato è l’ostinazione del Governo ad adottare metodi centralisti, rigidi, perfino autoritari, facendo carta straccia del rapporto con regioni e comunità locali, non riconoscendone le diverse problematiche e peculiarità, mentre sbandiera un federalismo privo di risorse e reali strumenti operativi.

A Reggio Emilia rigore ed equilibrio hanno guidato investimenti e razionalizzazioni, uso delle risorse per il diritto allo studio e potenziamento dell’offerta culturale e formativa, e soprattutto l’aver puntato sul sistema formativo coltivando e consolidando il rapporto tra Istituzioni scolastiche e amministrazione comunale, ha trovato conferma negli ottimi risultati ottenuti dalle nostre scuole nelle prove INVALSI.

Oggi ci troviamo in presenza di fenomeni sociali che richiederebbero ben altro atteggiamento e collaborazione da parte del Governo. Abbiamo, in città, il più alto numero di alunni per classe a livello regionale e nazionale, 23,79 nelle medie, 22,85 nelle primarie. Mentre il Ministro Gelmini, nell’atto di indirizzo per la scuola dell’obbligo, magnifica il ruolo dell’autonomia scolastica, alle scuole mancano spesso le risorse economiche necessarie per garantire le supplenze e a volte perfino la cancelleria.

Se come ci dice l’OCSE, per uscire dalla crisi, occorre avere lo sguardo lungo e investire su saperi e capitale umano, la sorte di questo paese, segnato da un governo che nega l’evidenza dei numeri, che taglia e smobilita invece di investire come fanno tanti altri a cominciare dagli Stati Uniti, è quella del declino. Lo storico impegno e rilievo che la comunità reggiana ha dedicato all’educazione e alla promozione dei saperi dei giovani, attraverso le scuole, ci impegna a contrastare questo pericolo e a consolidare attenzione, sostegno e collaborazione con le istituzioni scolastiche in tutte le loro articolazioni. Per questo chiediamo all’Anci, in accordo con le Regioni, la messa in campo di iniziative verso il Governo, per la revisione, in sede di Finanziaria, delle decisioni economiche assunte sul sistema scolastico italiano.