tribunale2Un autista dell’Atc di Bologna è stato condannato dal Gup Alberto Gamberini con il rito abbreviato a sei mesi dopo che nel 2007 era stato accusato da un passeggero di un bus, uno studente messicano, di averlo picchiato e insultato, anche con epiteti di stampo razzista, a bordo della linea 96 che da Pianoro,  arriva nel centro storico del capoluogo. Il Giudice ha condannato l’autista per lesioni, ingiurie e minacce con l’aggravante della discriminazione razziale prevista dalla legge Mancino, ma lo ha assolto dall’accusa di abuso di ufficio.

Il Pm d’udienza Rossella Poggioli  aveva chiesto la condanna ad un anno. Il legale di parte civile, avv.Alessandro Pellegrini, che ha assistito lo studente, aveva concluso a sua volta per la condanna. La sentenza prevede anche un risarcimento.

L’autista, 47 anni, 20 di servizio senza essere mai incorso in provvedimenti disciplinari, si è difeso dicendo di essere stato lui a subire l’aggressione. Versione che non ha retto il vaglio del giudice. L’episodio al centro della vicenda sarebbe accaduto il 29 agosto 2007. Il diverbio, poi sfociato in aggressione, sarebbe scoppiato quando lo studente messicano si era attardato sulla porta d’ingresso per permettere la salita a un portatore di handicap. In quel momento l’autista avrebbe chiuso le porte schiacciando l’immigrato. Ne sarebbe nato un diverbio e, secondo la denuncia del giovane, corroborata dalle testimonianze di altri due passeggeri, l’autista lo avrebbe aggredito prima verbalmente, con insulti anche razzisti, e poi fisicamente. L’episodio, sempre secondo quanto denunciato, avrebbe poi avuto una coda finale al capolinea, in piazza Cavour, con le minacce dell’autista nei confronti del passeggero.