ambienteNel 2009 i superamenti delle concentrazioni di polveri sottili nell’aria sono stati finora 47 nella centralina di via Giardini e 43 in via Nonantolana a Modena, oltre quindi i 35 massimi consentiti dalla normativa europea, ma in calo rispetto ai 68 rilevati nello stesso periodo del 2008 in via Giardini e i 56 in via Nonantolana, complice anche il maltempo soprattutto nel mese di febbraio che contribuisce a ridurre le concentrazioni.

I dati sono stati illustrati dai tecnici dell’Arpa di Modena, lunedì 5 ottobre, alla conferenza dei sindaci che si è svolta nella sede della Provincia di Modena durante la quale è stata illustrata la proposta di manovra antismog che la Regione Emilia Romagna ha presentato nei giorni scorsi ai Comuni con più di 50 mila abitanti (in vista della definitiva approvazione a metà ottobre) che prevede la conferma del blocco alle auto al giovedì e limitazioni per i veicoli più inquinanti.

Nel corso della Conferenza, a proposito della manovra, Vaccari ha sollecitato i sindaci dei Comuni più piccoli, non coinvolti direttamente, «a contribuire al miglioramento della qualità dell’aria introducendo le limitazioni ai veicoli più inquinanti come avvenuto lo scorso anno in 12 Comuni modenesi».

Dai dati Arpa emerge che negli ultimi tre anni le concentrazioni di polveri sottili (pm10) nell’aria hanno registrato un lieve miglioramento; in particolare nel 2008 sono calati i superamenti di pm10 in tutte le stazioni della provincia.

«La situazione rimane critica in tutta la provincia – afferma Stefano Vaccari, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – ma registriamo un lieve miglioramento, per le polveri dovuto certamente alla maggiore piovosità, ma è altrettanto vero che per gli inquinanti stiamo verificando da tempo una inversione di tendenza grazie al miglioramento del parco auto, del ciclo produttivo delle imprese e altri interventi strutturali previsti con il Piano di risanamento dell’aria».

Per quanto riguarda gli inquinanti, diversi dalle polveri, il monossido di carbonio e il benzene restano al di sotto dei limiti, mentre per il biossido di azoto (presente nei gas di scarico delle auto, diesel in particolare) risulta superiore alla media annuale consentita, ma in calo.