GiovaniSi parla di giovani a Poviglio. Della loro identità e delle nuove difficoltà che le generazioni di oggi debbono affrontare, spesso senza gli strumenti adeguati. Modelli educativi o troppo alti o troppo bassi, genitori soli e spiazzati di fronte alle necessità dei propri figli, comunità che non riconoscono più il valore dei “vecchi saggi” e un mondo che cambia inesorabilmente con una velocità impressionante. In mezzo a tutto questo ragazzi e ragazze, che per la prima volta nella storia dell’umanità pensano che il futuro sarà peggiore del passato e che si sentono impotenti rispetto alla realtà che li circonda.

Di tutto questo, e di molto altro, si è parlato al Kaleidos a Poviglio sabato 10 ottobre in una sala gremita di persone di tutte le età.

Dopo la proiezione di una serie di cortometraggi, il Vicesindaco Sergio Cecchella ha dato la parola ad illustri ospiti, che insieme hanno cercato di rispondere ad una domanda fondamentale, introdotta poco prima dal Sindaco Giammaria Manghi nella sua introduzione: “qual è l’identità dei giovani di oggi?”. A riflettere su “Età d’identità” e sul legame tra soggettività e creatività sono stati la Dott.ssa Mariella Martini – Direttore Generale AUSL di Reggio Emilia, il Prof. Sergio Manghi – Docente di Sociologia presso l’Università di Parma, Don Paolo Crotti – Parrocchia di Poviglio, la Dott.ssa Angela Dodi – Direttore SERT Distretto di Guastalla e Correggio AUSL di Reggio Emilia, il Dott. Corrado Ruozzi – Responsabile formazione AUSL di Reggio Emilia, Matteo Tagliavini – Operatore del Centro Giovani di Poviglio, Stefano Manghi – Consigliere Comunale di Poviglio, Yussef Salmi – Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Novellara ed Emanuela Ferri – Presidente dell’Associazione Pro.Di.Gio.

La creatività rappresenta indubbiamente una modalità di espressione importante per dar forma all’identità, ma anche per partecipare attivamente alla vita della comunità, comunità che è molto mutata negli ultimi cinquant’anni e che ha la responsabilità di prendersi cura dei giovani, linfa vitale del futuro del mondo.

Dal dibattito è emerso un quadro complesso e multi-sfaccettato di cosa significhi essere giovani oggi, ma su di un punto in particolare i relatori hanno messo l’accento: il ruolo della famiglia e dei genitori, il bisogno di non sentirsi soli nell’espletare i difficili compiti genitoriali e di disporre non solo di servizi e luoghi – già presenti sul tessuto provinciale – ma di relazioni comunitarie, opportunità di confronto oltre che dell’attenzione di amministratori ed educatori. Tra i concetti chiave per il progredire di una società sana ed evoluta si sono menzionati l’integrazione e soprattutto interazione – come ha espresso l’Assessore di Novellara Yussef Salmi – tra persone e culture.

Simbolo della vicinanza della comunità e degli amministratori è stata proprio l’intitolazione della Sala dell’Informagiovani a Monica Adriano, la ragazza scomparsa nel 2003 che fu tra le firmatarie dell’apertura del Circolo Giovani e che sarà ricordata con una targa nella quale vivono le sue parole: “Sono una sognatrice di Felicità. Però vivo in un mondo pieno di realtà”.