medici_1Andrologi, endocrinologi, sessuologi medici e urologi di dell’Emilia Romagna partecipano oggi a Bologna (h. 10.00 – 17.00 Hotel HN De la Gare, Piazza XX Settembre, 2) ad un meeting di aggiornamento sul tema dell’Eiaculazione Precoce (EP), un problema per il 19% della popolazione maschile del Nord Italia.All’incontro prendono parte non solo i più qualificati esperti della regione ma anche, collegati in diretta satellitare da Roma, i più importanti esperti italiani e internazionali del problema. L’obiettivo è quello di condividere le più recenti conoscenze in materia di diagnosi e terapia dell’EP e far si che gli esperti della sessualità maschile dell’Emilia Romagna (e italiani) possano aiutare sempre più efficacemente i loro pazienti a superare il problema.

Che l’aggiornamento in materia di EP sia importante lo dicono i numeri. L’EP, infatti, è il disturbo sessuale più frequente nel maschio2: si stima che il 20% degli italiani adulti tra i 18 e i 70 anni soffra di questo problema. Che però non è un problema solo maschile. Infatti sia negli uomini sia nelle partner di uomini con EP, questa condizione provoca ansia, rabbia, frustrazione, perdita dell’intimità, sentimenti che possono mettere a rischio la coppia. Il 31% degli uomini ha una scarsa soddisfazione nei rapporti sessuali e non di meno le donne che solo nel 38% dei casi si definisce soddisfatta dal rapporto sessuale.

D’altra parte, l’EP è una condizione medica e non solo psicologica e questa sua natura rende fondamentale il ruolo del Medico Specialista. L’EP risulta, infatti, associata a una ridotta concentrazione di serotonina. Studi recenti hanno dimostrato che il riflesso eiaculatorio compare in risposta a un’interazione complessa di stimoli fisiologici e psicologici nel cervello e nel sistema nervoso centrale in cui gioca un ruolo cardine la serotonina. Questo neurotrasmettitore infatti è in grado di controllare l’eiaculazione e la risposta sessuale maschile: un aumento dei livelli di serotonina a livello del sistema nervoso centrale svolge un’azione inibitoria dell’eiaculazione, ritardandola.

Il ruolo dello Specialista è quindi importante perché questo problema possa essere trattato al meglio. Anche perché oggi l’EP è un problema risolvibile: è da poco disponibile in Italia, infatti, una nuova soluzione terapeutica a base di dapoxetina, che agisce proprio sull’attività della serotonina, aumentandone la presenza dove serve, nello spazio intersinaptico, e ritardando così l’eiaculazione. Si tratta del primo – e unico – farmaco ufficialmente approvato per il trattamento specifico dell’EP, indicato per gli uomini tra i 18 e i 64 anni, disponibile solo su prescrizione medica e da assumere “al bisogno”, da 1 a 3 ore prima del rapporto sessuale.

L’incontro bolognese è organizzato nell’ambito del progetto STEP (Specialisti nel Trattamento dell’EP) un programma di formazione sull’Eiaculazione Precoce che vedrà coinvolte, sempre oggi, altre 12 città italiane e oltre 700 Medici Specialisti, collegati via satellite con gli esperti presenti a Roma. Il progetto è organizzato e promosso dalle tre principali Società Scientifiche di Andrologi, Endocrinologi, Medici della sessualità e Urologi: la Società Italiana di Andrologia (SIA), la Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale (SIAMS) e la Società Italiana di Urologia (SIU). Grazie alla tecnologia satellitare, un supporto innovativo in questo genere di iniziative formative rivolte alla classe medica, l’evento si articolerà in due fasi, la mattina e il pomeriggio:

• nella mattinata, i Proff.ri Vincenzo Gentile (Presidente SIA) dell’Università di Roma, Emmanuele A. Jannini (Presidente della Commissione Scientifica SIAMS) dell’Università dell’Aquila, Vincenzo Mirone (Segretario Generale SIU) dell’Università di Napoli, Francesco Montorsi (Direttore dell’European Journal of Urology) dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’esperto internazionale Jacques Buvat di Lille, past President dell’International Society for Sexual Medicine, riuniti a Roma si collegheranno via satellite con Bologna (e con le altre 12 città italiane incluse nel progetto: Ancona, Bari, Cagliari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Pisa, Roma, Torino, Trieste e Verona). I 5 esperti introdurranno ai colleghi italiani i temi cardine: dalla fisiopatologia ed epidemiologia dell’EP alle nuove soluzioni terapeutiche;

• nel pomeriggio, i lavori proseguiranno nella sede bolognese (e nelle altre 12 città italiane) con la discussione e soluzione collegiale di casi clinici tratti dalla realtà clinica quotidiana. Il tutto sotto la guida dei Proff.ri F. Colombo, G. Corona, G. Martorana.

Sebbene l’EP – secondo le statistiche – interessi un uomo su cinque, provochi ansia e frustrazione, riduca l’autostima e la sicurezza sulle proprie capacità sessuali e, con essa, il numero dei rapporti con la partner,10 solo il 66% di chi soffre di EP ammette di aver avuto problemi con la partner e più del 90% non si è mai rivolto al medico.2 Nonostante una forte compromissione della qualità di vita, quindi, gli uomini pongono numerose barriere ad affrontare il problema e a parlarne. Diverse le motivazioni, prima fra tutte l’imbarazzo. L’EP resta quindi ancora un tabù, un problema da accertare, un tema di cui dialogare con la partner e soprattutto con il medico.

E proprio per aiutare a parlarne, le tre Società Scientifiche SIA, SIAMS e SIU sono impegnate in una forte campagna di sensibilizzazione (“Eiaculazione Precoce. Vogliamo parlarne?”) che ha preso il via dal web con il sito www.eiaculazioneprecocestop.it. È necessario, infatti, che gli uomini comprendano che non ci si deve colpevolizzare ma che se ne deve parlare: possono contare, infatti, su specialisti aggiornati e preparati che hanno a disposizione gli strumenti per una corretta diagnosi e cura. Oggi, infatti, grazie a progetti come lo STEP, il medico possiede il bagaglio di conoscenze che gli consente di affrontare adeguatamente il problema e ha, soprattutto, la possibilità, oltre che di fare diagnosi, di risolverlo grazie al nuovo farmaco a base di dapoxetina.

Se, dunque, fino a ieri, le persone interessate da questa condizione non avevano quasi altra scelta che gestire (il più delle volte in silenzio), il proprio disagio, oggi, è possibile ridare fiducia al paziente circa la possibilità di vivere una vita sessuale soddisfacente a beneficio anche della partner. Con il Progetto STEP, promosso e realizzato dalle tre Società Scientifiche, le conoscenze e le competenze necessarie a gestire questa condizione medica raggiungeranno gli specialisti presenti a Bologna, ai quali, i cittadini dell’Emilia Romagna si potranno rivolgere con fiducia.