crocifisso_2La sentenza della Corte Europea di Strasburgo lascia allibiti, perplessi, e sconcertati. Pensavamo che il Consiglio di Stato avesse fatto chiarezza sul ricorso presentato da una famiglia veneta, dimostrando tutta l’infondatezza di un tale atto giuridico. La Corte Europea, non tenendo in alcun conto le varie sentenze di molti tribunali italiani, afferma che il crocifisso esposto: “Lede la libertà religiosa degli alunni”. Assurdo! Il crocifisso non è segno di divisione, di esclusione o di limitazione della libertà, ma al contrario, è il simbolo della cultura, della fraternità, della nostra identità oltre a quello della nostra tradizione. La miopia della CorteE, che sentenzia, questo sì, un laicismo di stato in base a vecchie ed arcaiche divisioni tra laici e cattolici, appare in tutta la sua evidenza. Bene ha fatto il Ministro Gelmini a ricorrere immediatamente contro questa assurda sentenza. Ho presentato una mozione in Consiglio regionale, con trattazione di urgenza, per riaffermare, anche nella nostra regione, i valori e i diritti della nostra identità e della nostra cultura.

(Fabio Filippi)