polizia_municipale_6L’edificio era ad uso produttivo, ma in alcuni locali erano stati ricavati spazi abitativi, violando così la legge urbanistica. Lo hanno scoperto gli agenti della Polizia municipale, che hanno posto sotto sequestro parte dello stabile, un capannone. In seguito a informazioni pervenute dal vicinato, che segnalavano un’attività artigianale, gli agenti della Polizia municipale, insieme con gli ispettori del Lavoro e il personale del Servizio sicurezza sul lavoro dell’Ausl, sono intervenuti per una verifica stamani intorno alle 9 in via Zatti 12.

All’interno dell’immobile, erano presenti diverse persone di nazionalità cinese, tutte provviste di permesso di soggiorno, nessuna al momento del controllo intenta a lavorare alle macchine operatrici. Era presente anche R. H., nato in Cina nel 1979 ma residente a Reggio Emilia, responsabile del laboratorio.

Dagli accertamenti è emerso che l’attività produttiva svolta nel capannone era regolare, mentre è risultato abusivo il cambio di destinazione d’uso di parte dei locali, in origine adibiti ad uso laboratorio ed uffici, trasformati ad uso abitativo, con violazione penale delle norme urbanistico-edilizie.

La trasformazione era stata realizzata con opere edili, consistenti nella posa di pareti divisorie in muratura, al fine di ricavare due stanze utilizzate come ripostiglio e una camera, per una superficie di circa 24 metri quadrati; locali posti a fianco della zona laboratorio erano stati adattati a uso cucina e refettorio; uffici posti al piano terra, primo e secondo erano diventati residenza dei cittadini cinesi presenti.

Si è provveduto quindi al sequestro penale della porzione di immobile oggetto del reato, anche al fine di acquisire fonti di prova, apponendo i sigilli e notificando il relativo verbale al responsabile del laboratorio ed a P. S., nato a Reggio Emilia nel 1930, legale rappresentante della ditta proprietaria dell’immobile.