fiom_cgil”A Porretta non c’è stata nessuna violenza, nessuna intimidazione, non è successo niente, è tutta una montatura”. Parola di Bruno Papignani, segretario generale della Fiom di Bologna, accusata dalla Cisl e dal segretario bolognese Alessandro Alberani di una contestazione intimidatoria da parte di un corteo di metalmeccanici ieri davanti alla sede del sindacato cattolico a Porretta.

”Ieri sera il prefetto Angelo Tranfaglia, chiamato in causa da Alberani, mi ha telefonato dicendo che aveva una grossa attenzione su quello che stava succedendo e tuttavia ha confermato, come non poteva essere altrimenti, che a Porretta non era successo niente”, ha spiegato ai giornalisti Papignani che ieri è intervenuto all’ iniziativa sotto accusa.

”La manifestazione si è conclusa in piazza e il corteo è continuato fino all’altra piazza, dove c’è la sede della Cisl. C’è stato qualche grido ‘referendum’ e tutto si è fermato li”’.

Oggi comunque, Papignani ha chiamato il segretario della Cisl Alberani. ”Questa mattina mi sono sentito con lui, che ha detto che su alcune dichiarazioni forse qualche giornalista ha forzato. Sarebbe bene che lo dicesse pubblicamente. Ma per me le polemica è finita”.

E con il segretario della Cgil bolognese, Cesare Melloni, che ha definito un errore manifestare sotto le sede sindacali? ”Non ho fatto polemiche con Melloni. Certo si poteva andare da un altra parte, Cesare è politicamente saggio, altrettanto saggi sono i lavoratori. Non bisogna avere paura dei lavoratori”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale della Fiom dell’Emilia-Romagna Gianni Scaltriti:  ”A Porretta non c’ era una manifestazione davanti alla Cisl ma la fine di un corteo. Ho sentito quattro volte la parola ‘referendum’ e due ‘vergogna’. Non ci sono intimidazioni”.