2_Veggia_genteUna sala gremita di cittadini ha fatto da cornice all’incontro richiesto dagli abitanti della zona del “Poggio 70” con il sindaco Andrea Rossi, per avere maggiori informazioni sulle “voci” di Paese riguardanti il possibile insediamento di una moschea sul territorio. Un incontro che è stato introdotto da Roberta Bagni a nome dei cittadini e si è concluso dopo un’ora di acceso ma corretto confronto.

“Oggi a Casalgrande – ha esordito il sindaco – il problema “luogo di culto” per la comunità islamica del nostro Comune, non esiste. Quindi il caso è chiuso. Sono tre gli elementi che porto a vostro conoscenza – ha continuato il sindaco – che danno sostanza a questa affermazione. Il primo: nessuna associazione islamica e neanche la proprietà hanno contattato o portato alla conoscenza del sottoscritto una tale proposta o esigenza. Il secondo: da amministratore sono consapevole del contesto sociale e del ‘sentire diffuso’ della comunità che rappresento. Le scelte importanti dell’Amministrazione Comunale che riguardano una comunità come la nostra devono essere discusse, condivise e concertate. Per terzo, ma non meno importante, la non destinazione a questo specifico uso dell’area secondo il Piano Regolatore Vigente. A questo riguardo ricordo che il locale “Poggio 70” è dismesso da qualche anno, edificio che nel suo stato di abbandono incide negativamente sulla qualità dell’abitato e genera insicurezza diffusa. Il PRG del 1999 che era stato redatto quando l’attività era ancora in essere, ha classificato l’area in GC2 “spazi pubblici a parco per il gioco e lo sport”. Nessun insediamento diverso è ammesso”.

“Da mesi – ha concluso il sindaco – in previsione della redazione del nuovo strumento urbanistico PSC è iniziato un dialogo con la proprietà dell’immobile per il recupero a fini residenziali e pubblici dell’area stessa. Dialogo che si è concretizzato con la richiesta della proprietà, protocollata in Comune in data 6.11.2009, di addivenire a Accordo Quadro art.18 L.R. 20/2000”.

Il sindaco ha inoltre risposto a alcune domande di cittadini in riferimento a un eventuale luogo di culto abusivo posizionato in via Statale, ricordando che l’edificio in questione è luogo di ritrovo di una associazione culturale islamica, che è regolarmente insediata secondo il PRG vigente e durante i controlli della Polizia Municipale e delle forze dell’ordine non sono stati riscontrati problemi urbanistici e di sicurezza pubblica. Lo spazio è utilizzato a fini ricreativi come avviene per altre associazioni presenti nel nostro Comune.

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Il gruppo Consiliare “Uniti per Casalgrande”, gruppo politico di maggioranza, in concomitanza con l’assemblea spontanea dei cittadini di S.Antonino, durante la quale si è dibattuto del cosiddetto caso “Moschea”, ha presentato una interrogazione all’amministrazione comunale. L’obiettivo è quello di avere risposte ufficiali chiare, a fronte di un caso che sembra montato ad arte nella convinzione, forse, di mettere in difficoltà il Sindaco e la Giunta, o, chissà forse, di forzare la mano nella riqualificazione urbanistica dell’area stessa. Le risposte giunte dall’amministrazione, presente con sindaco ed alcuni assessori durante il dibattito, sono state chiare e non interpretabili, se non per una evidente speculazione politica. Il gruppo, tuttavia, ritiene che anche il Consiglio Comunale, massimo organo di rappresentanza della nostra comunità, nella sua interezza abbia diritto ad essere informato adeguatamente della vicenda.

Questo il testo dell’interrogazione presentata:

“Il Gruppo Consiliare Uniti per Casalgrande, preso atto che negli ultimi giorni sono apparse, su diversi organi di stampa, notizie in riferimento a una “Moschea” o genericamente “Luogo di Culto”, il cui insediamento sarebbe previsto nel territorio Comunale di Casalgrande; Che a fronte di tali notizie non sia stato possibile ottenere documentazione ufficiale riguardante richieste presentate da chicchessia presso l’istituzione del Comune di Casalgrande; Che alcuni esponenti politici della Provincia o di comuni limitrofi si sono espressi sulla supposta vicenda con atteggiamenti di palese ingerenza sui poteri di questa Amministrazione;

Ritenendo che il clima di disorientamento indotto nella cittadinanza da queste notizie di stampa e dalle dichiarazioni di esponenti politici, sia deleterio per lo stabilirsi di un normale rapporto di confronto, dibattito, serena discussione popolare ed istituzionale,

Chiede che l’Amministrazione Comunale riferisca al Consiglio Comunale relativamente alla destinazione d’uso dell’area comunemente denominata “Poggio 70”, sia per quanto attiene il vigente PRG, sia relativamente al progetto in corso del futuro PSC, nonché sull’esistenza di contatti ufficiali con comunità religiose o culturali relativamente alla possibilità di insediamento di un nuovo luogo di culto sul territorio comunale”.

(Il Capogruppo “Uniti per Casalgrande” Alberto Vaccari)