La seconda tranche della donazione di Abitcoop all’Azienda USL – 10 defibrillatori di ultima generazione – è giunta a destinazione ed è stata presentata alla stampa questa mattina. In tutto, a partire dall’anno scorso, Abitcoop ha messo a disposizione delle strutture sanitarie modenesi 29 apparecchiature per un valore complessivo di 45mila euro. Ai dieci defibrillatori già assegnati nel 2008 vanno dunque ad aggiungersi quelli consegnati oggi, che saranno seguiti dall’ultima parte della donazione, nove strumenti in arrivo a gennaio.

Quanto alle caratteristiche tecniche della strumentazione, le apparecchiature presentate oggi sono un defibrillatore Medtronic Lifepak 1000, semiautomatico, con tracciato ECG e possibilità di utilizzo anche in modalità manuale da parte del personale medico, e 9 defibrillatori Laerdal FRX semiautomatici con chiave pediatrica neonatale.

Il progetto è stato illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il direttore del Presidio ospedaliero dell’Azienda USL Modena Mario Cavalli, il direttore del Distretto sanitario di Carpi Claudio Vagnini, il direttore dell’Ospedale di Carpi Teresa Pesi, il presidente di Abitcoop Lauro Lugli, il vice presidente Abitcoop Gabriele Focherini, la responsabile di Abitcoop di Carpi Zoe Corradi.

L’investimento

A sostenere totalmente le spese per l’acquisto dei ventinove defibrillatori è Abitcoop, la nota cooperativa di abitazione modenese. L’importo complessivo del finanziamento è di 45 mila euro e sarà erogato nel corso di un triennio, dal 2008 fino al 2010. Le nuove apparecchiature hanno un costo unitario di circa 1.600 euro.

L’importante funzione del defibrillatore

Il defibrillatore è un’apparecchiatura elettronica che in caso di arresto cardiaco sprigiona una scarica di energia elettrica mediante piastre applicate al torace del paziente, allo scopo di ripristinare il normale ritmo del cuore. L’utilizzo del defibrillatore nei primi minuti successivi all’evento patologico è considerato “salvavita”. L’evoluzione tecnologica (resa possibile dalla miniaturizzazione dei componenti, e da algoritmi software di riconoscimento del tracciato ECG) ha reso, negli ultimi anni, molto più sofisticata questa apparecchiatura. Esistono sostanzialmente due tipi di defibrillatore: apparecchiature manuali con molteplici funzioni di monitoraggio che vengono utilizzate solo da personale medico e defibrillatori AED (Automated External Defibrillation) automatici o semiautomatici di semplice uso.

Nelle strutture ospedaliere e territoriali dell’Azienda USL sono presenti circa 250 defibrillatori, 50 dei quali rientrano nella categoria assimilabile alla tipologia AED. I defibrillatori donati da Abitcoop fanno parte di quest’ultimo tipo: sono apparecchiature che negli ultimi anni si sono diffuse in modo capillare, in una logica di riduzione del rischio di morte da arresto cardiaco improvviso.