C’era anche Beppe Grillo, con alcune decine di suoi sostenitori, in piazza Prampolini a Reggio Emilia per l’anniversario della bandiera Tricolore. Il comico genovese e i suoi sostenitori hanno assistito alla parata alla quale ha partecipato il presidente del Senato Renato Schifani, inscenando una pacifica e silenziosa contestazione da dietro le transenne, esponendo bandiere tricolori, copie della Costituzione e alcuni cartelli per chiedere conto della proposta di legge da loro presentata per escludere i condannati dal Parlamento e reintrodurre il voto di preferenza.

”Io non voglio incontri personali – ha detto Grillo – ma chiedo al presidente del Senato dove siano finite le 350.000 firme che hanno proposto la legge di iniziativa popolare. Schifani dovrebbe mettere in agenda la discussione di questa legge, altrimenti i 350.000 cittadini italiani che hanno firmato gliene chiederanno conto”.

”Il presidente del Senato – ha poi raccontato Grillo – mi ha proposto un incontro privato per parlare della nostra proposta di legge, io gli ho risposto che ero disponibile solamente se potevo venire con una webcam, davanti alla quale lui avrebbe dovuto dire le sue intenzioni in proposito. Allora mi ha detto di no”. ”Questi non accettano il confronto – ha commentato il comico genovese – Schifani è scappato, anche qua è arrivato con la scorta perchè ha paura. Ma io sono fiducioso di un crollo di questa generazione, questa gente è fuori dalla storia”.

Ad un centinaio di metri dalla piazza, tenuti a bada da un cordone di polizia, anche una ventina di esponenti dei centri sociali cittadini, che hanno fatto una piccola manifestazione con fischietti e striscioni in cui chiedevano in particolare ”verità e giustizia per Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi e gli altri morti di carcere”.

Prima dell’inizio della cerimonia, e dell’arrivo di Schifani, da dietro le transenne dov’era il pubblico alcuni attivisti di Rifondazione Comunista hanno tentato di esporre uno striscione, ma sono stati immediatamente fermati dalle forze dell’ordine.