”Respingo al mittente l’accusa di Bersani, non c’è stato nessun scaricabarile. L’Election Day a Bologna sarebbe stato contro la legge in vigore e contro la Costituzione. Il parere dell’Avvocatura dello Stato era chiarissimo”. Così il ministro dell’Interno Roberto Maroni, replica al segretario del Pd Pier Luigi Bersani che ieri aveva definito ”uno scaricabarile” la decisione del Consiglio di ministri di non accorpare le elezioni comunali di Bologna alle elezioni regionali del 28 marzo.

”Il Consiglio dei Ministri ha solo preso atto che le dimissioni del sindaco Delbono sono arrivare il 28 gennaio e quindi fuori dai termini previsti dalla legge per votare il 28 marzo. Un decreto legge per l’Election Day avrebbe violato le norme in vigore. Se il sindaco si fosse dimesso una settimana prima, come aveva annunciato, si sarebbe potuto votare il 28 marzo anche per il Comune di Bologna. La responsabilità è di chi ha tenuto quei comportamenti che hanno portato poi alle dimissioni che sono state presentate formalmente – conclude Maroni – dopo il termine ultimo previsto dalla legge per votare a marzo”.