Avrebbe prosciugato i conti correnti del padre, di cui aveva la delega, e quando l’uomo se n’è accorto e si è arrabbiato, lei potrebbe averlo ucciso. E’ questa l’accusa ipotizzata dalla procura di Modena per C.C., 48 anni, di Carpi, indagata per l’omicidio del padre Guido, 88, colpito alla testa con un oggetto mai ritrovato e trovato morto sul divano di casa dalla stessa figlia che era andata a trovarlo venerdì a mezzogiorno e che si proclama del tutto estranea al delitto. Tracce di sangue su tre capi e due conti prosciugati sono alla base dei sospetti.

Dopo tre ore di un interrogatorio i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati la figlia della vittima per omicidio volontario e aggravato. Aggravato dalla crudeltà delle modalità con cui l’uomo è stato ucciso, aggravato dai motivi abietti, quali possono essere le ragioni di natura economica, e reso ancora più crudele dal fatto che è una figlia ad ammazzare il padre. Nei confronti della donna non è stato ancora disposto alcun provvedimento restrittivo.