I nuovi indirizzi per l’affidamento dei servizi di linea regolari di Trasporto pubblico locale (Tpl) del bacino bolognese sono stati approvati ieri in Consiglio con 20 voti favorevoli (Pd, Pdci/Prc, Idv), 12 astenuti (Pdl, Lega, Udc) e il voto contrario del consigliere De Biasi (Idv).

In virtù di questo documento sarà l’Agenzia Servizi Reti e Mobilità (Srm) a occuparsi della pubblicazione del nuovo bando per affidare i servizi di Tpl entro la fine del 2010 (scadenza prevista dalla legge 166 del 20 novembre 2009 che ha fissato al 31 dicembre 2010 il termine di cessazione degli affidamenti diretti dei servizi pubblici locali di rilevanza economica).

Il nuovo atto di indirizzo riconferma in parte quello del 2003 con diversi cambiamenti legati soprattutto alle novità normative e ai criteri di selezione per la partecipazione alla gara.

Oggetto del bando sono nello specifico l’affidamento dell’organizzazione e dell’esercizio dei servizi di linea regolari di trasporto pubblico locale autofiloviario urbani, relativi al bacino provinciale di Bologna, compresi i servizi della filobus a via guidata in corso di realizzazione (CIVIS), esclusi i servizi di Metrotranvia e di People-mover del Comune di Bologna.

A base di gara sono posti i servizi attivati a tutto il 31 dicembre 2009, con incentivazione al potenziamento, al miglioramento della qualità eall’integrazione fra i servizi e tra di essi e il servizio ferroviario metropolitano.

La tipologia di contratto indicata nel bando è a costo netto, ossia con il diretto introito dei ricavi da parte del gestore del servizio, i ricavi da tariffa previsti sono di 50 milioni l’anno.

La somma sulla base della quale sarà avviata la procedura ammonta circa a 100 milioni di euro l’anno e avrà come riferimento:

– i contributi regionali per i servizi minimi (82,3 milioni di euro per il 2010);

– i contributi corrisposti dagli enti locali e da altri soggetti per il potenziamento e la qualificazione del servizio (servizi aggiuntivi);

– ulteriori risorse per l’esecuzione dei servizi di trasporto pubblico locale (ad esempio i contributi per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro).

– il rispetto della clausola sociale sottoscritta nel giugno 2006 dagli Enti locali e da tutte le Organizzazioni sindacali di categoria, relativa al trattamento salariale dei lavoratori.

Il contratto di affidamento avrà durata di sei anni, estendibili a nove nel caso l’affidatario non attivi o rinunci a subconcessioni, per un volume di risorse in nove anni di circa 1,3 miliardi di euro.

Il bando dovrà consentire sufficienti margini di flessibilità per il miglioramento, l’ampliamento o la rimodulazione dei servizi, anche in rapporto alla prevista introduzione di nuove infrastrutture di trasporto pubblico nel Comune di Bologna, e all’attuazione progressiva del Servizio Ferroviario Metropolitano. La procedura di gara dovrà tenere altresì conto della possibile attivazione dei servizi di Metrotranvia e di People-mover del Comune di Bologna.

Nella valutazione concorreranno per il 70% gli elementi relativi all’offerta tecnica e per il 30% quelli dell’offerta economica.

Una modifica rilevante rispetto agli indirizzi del 2003 riguarda i criteri di selezione dei partecipanti: i concorrenti dovranno dimostrare una significativa esperienza di progettazione, costruzione, manutenzione straordinaria di linee filoviarie/tranviarie nonché di gestione di un sistema di servizio alimentato a metano.