Ben 37 giorni di sforamenti a Modena; 36 a Piacenza, 35 a Reggio Emilia, 33 a Rimini e 32 a Bologna. Questo il bilancio disarmante dei primi 60 giorni dell’anno. “Nonostante tali dati, permangono ancora troppe remore a chiudere le città al traffico, o si attuano azioni deboli ed indecise” dice il presidente di Legambiente Emilia Romagna Lorenzo Frattini.“Nello scorso fine settimana molte città hanno chiuso al traffico solo porzioni limitate del centro, quasi sempre già interessate da ZTL o restringimenti all’accesso. Rimini addirittura non ha nemmeno chiuso in modo simbolico, giusto per dichiarare la sconfitta.”

Dopo l’iniziativa del 28 febbraio lanciata dai sindaci di Milano e Torino, che ha destato tanto fervore e ha attirato l’attenzione di tutti i sindaci della Pianura Padana, non si devono spegnere i riflettori sul problema smog in città. Legambiente chiede che lo stop alle auto non sia uno “spot” occasionale, ma diventi un primo passo per urgenti politiche di amministrazione della mobilità urbana continuative e strutturate. Solo così si potranno ottenere risultati.

Nessun timore quindi anche ad emettere ordinanze di chiusura più restrittive di quelle viste finora. I cittadini si stanno abituando all’idea di lasciare l’auto a casa, sono sempre più consapevoli che si tratta di azioni volte alla tutela della salute.

“Per segnalare che la situazione rimane preoccupante abbiamo promosso un’azione di sensibilizzazione sulla nostra sede bolognese di Porta Galliera, intenso luogo di transito di chi accede al centro di Bologna” continua Frattini “Nell’ambito di Malaria, la nostra storica campagna, abbiamo esposto il classico lenzuolone bianco, che però riporterà nelle prossime settimane il numero dei superamenti a Bologna, questo perché i dati dicono forse più delle parole.

foto del “lenzuolone” di Porta Galliera