Almeno 600 cittadini hanno partecipato ieri sera all’assemblea promossa dai sindaci Graziano Delrio di Reggio Emilia, Marzio Iotti di Correggio e Oreste Zurlini di San Martino in Rio sulle Politiche per i rifiuti, rivolta soprattutto a coloro che risiedono e lavorano nei territori interessati secondo le ipotesi del Piano provinciale di gestione dei rifiuti (Ppgr). All’incontro è intervenuto anche l’assessore provinciale alla Pianificazione del territorio, Roberto Ferrari. E’ stato il primo di alcuni incontri, che i sindaci hanno intenzione di convocare, per approfondire con i cittadini, in un clima di dialogo e ascolto, le scelte sui rifiuti. Tra il pubblico, l’assessore alle Risorse del territorio del Comune di Reggio Ugo Ferrari, la presidente della Circoscrizione Nord-Est Roberta Pavarini e vari consiglieri comunali.

“E’ decisamente superato l’approccio semplicistico – ha detto il sindaco Delrio – per cui i rifiuti si smaltiscono buttandoli dentro una ‘bocca’ che brucia tutto. La diffusione della raccolta differenziata e domiciliare è la nostra scelta, che si è affermata nettamente e con buoni risultati negli ultimi anni. Questo metodo di raccolta ci consente di installare un impianto di Trattamento meccanico biologico (Tmb) di ultima generazione in un’area di Gavassa prevista nel Piano provinciale di gestione dei rifiuti e proposta da Enìa. Il Tmb consentirà di destinare soltanto una minima parte, la frazione residua, al recupero energetico. Riteniamo che questo impianto sia sufficiente per superare l’ipotesi di un inceneritore nuovo a Reggio. Se questa scelta non era possibile nel 2000, quando la differenziata a Reggio era al 30 per cento, è possibile oggi con una raccolta differenziata al 51,6 per cento e una raccolta domiciliare al 64,54 per cento. Il Tmb non è il trampolino di lancio di altri impianti, non è un preselettore, è la conclusione del ciclo dei rifiuti, è la nostra scelta e il nostro obiettivo”.

Il sindaco Delrio ha confermato la chiusura dell’inceneritore di Cavazzoli, contestualmente all’avvio dell’impianto Tmb.

Durante il dibattito sono emerse osservazioni sull’impatto che gli inceneritori hanno sulla salute e l’ambiente. “Le diossine – ha detto Delrio – fanno certamente male. Ma le evidenze epidemiologiche certificano che negli inceneritori più moderni, di terza generazione, il rischio diossina è ridotto”.

Sui rifiuti, nel metodo di raccolta come sulle tecnologie di smaltimento, ha ricordato Delrio, “abbiamo compiuto scelte innovative, su cui abbiamo misurato noi stessi e abbiamo così sconfitto due pregiudizi: la raccolta domiciliare non si può fare perché faticosa e perché troppo costosa. Abbiamo dimostrato che si può fare, tenendo i costi a livelli sostenibili, grazie alla sensibilità ambientale e al civismo dei cittadini, grazie alle competenze di Enìa, azienda pubblica che opera nell’interesse prioritario dei cittadini e che è stata in parte riorganizzata per dar corso alla raccolta domiciliare. E’ una sfida che abbiamo vinto tutti insieme, a cominciare dai cittadini di Gavassa e della ex settima Circoscrizione, in cui si avviò la sperimentazione sulla domiciliare”.

Delrio si è detto infine disponibile a un Patto di lunga durata con i cittadini di Gavassa, a ulteriore garanzia delle scelte che verranno fatte riguardo al trattamento dei rifiuti.

Nella relazione introduttiva, il sindaco Delrio aveva illustrato alcuni passaggi normativi e fornito alcuni dati sulla ‘differenziata’. Il contesto legislativo, recepito dalla Provincia, prevede una raccolta differenziata al 60 per cento entro il 2012. Nel 2004 la raccolta differenziata era a Reggio al 43,4 per cento, oggi è al 51,6 per cento, con raccolta domiciliare al 64,5 per cento. Nel 2006, l’avvio graduale della sperimentazione della domiciliare nella settima Circoscrizione; nel 2008 con gli stessi criteri di gradualità e attenzione alle diverse caratteristiche del territorio e della popolazione, l’estensione è avvenuta nel forse della quinta e sesta Circoscrizione; nel 2009 la domiciliare è introdotta in tutto il forese. Dal 2007 Reggio è prima in Italia per raccolta differenziata, fra i comuni con più di 150.000 abitanti. Nel 2009 i rifiuti raccolti nel comune di Reggio sono stati pari a 119.000 tonnellate tutte raccolte dal servizio pubblico, di cui oltre la metà, 60.000 tonnellate, avviati al recupero. Entro il 2012 si avrà un’estensione della raccolta differenziata capillare per raggiungere gli obiettivi di legge.

Fra le azioni di sensibilizzazione e riduzione dei rifiuti, Delrio ha ricordato Raccogli ecologico, Spesa verde, Differenziare a scuola, l’adesione a Rifiuti 21 Network, Remida.

Nel 2009, il 30 per cento dei rifiuti raccolti in provincia di Reggio è stato avviato al riciclo, il 22 per cento al compostaggio; il 15 per cento all’inceneritore di Cavazzoli e il 32 per cento in discarica.

“Il problema da risolvere prioritariamente – ha evidenziato Delrio – è lo smaltimento in discarica: il rischio che questi impianti possono produrre per la salute e l’ambiente è purtroppo noto a tutti, visti gli esempi italiani”.

Nel corso della serata sono state illustrate le finalità e il funzionamento del Tmb. L’impianto consente la riduzione drastica della reattività biologica del rifiuto da smaltire: quindi si tolgono di mezzo tutti gli effetti negativi della sostanza organica che viene trattata in modo aerobico o anaerobico e ‘bloccata’ per sottrazione dell’acqua. Si ha poi una forte riduzione del volume e del peso dei rifiuti; il recupero per via meccanica di materiali avviabili al riciclo, ad esempio metalli e vetro; e il recupero di frazioni di rifiuto ad elevato potere calorico, per un potenziale successivo recupero energetico.

Illustrati anche gli obiettivi del Piano provinciale di gestione dei rifiuti: contenere la produzione dei rifiuti, aumentare la raccolta differenziata anche con l’introduzione di processi virtuosi, sviluppare un sistema impiantistico integrato.