Forse qualcuno non si è ancora reso conto, lo stiamo sostenendo da tempo, che nel distretto industriale di Sassuolo, l’industria di base, la ceramica industriale sta subendo trasformazioni dovute alla globalizzazione ed alla incapacità di programmare, coordinati interventi a “rete“, anzi di pensare in una logica di Distretto Industriale.

Oggi è stata emanata una nuova parola d’ordine “tre erre” (responsabilità, ricerca, reti).

Siamo d’accordo sulla responsabilità e sulla rete, qualche approfondimento richiede la questione “ ricerca”. Attenti diciamo questo non perché, non crediamo alla ricerca, tutt’altro.

Il distretto si sta trasformando e non parliamo solo dal punto di vista della quantità e qualità di materiale prodotto.

Il distretto è diventato leader nel mondo nel campo della logistica e marketing legato alla industria ceramica.

Cina-India-Brasile che oramai rappresentano, importanti quantità, ma anche discreta qualità di materiali prodotti, non hanno competenze nel campo della logistica e marketing…ecco la trasformazione.

Ci restano prodotti di nicchia rivolti ai “paperoni” dei paese emergenti… ma la nicchia per definizione è stretta. Ci resta la trasformazione produttiva verso materiali diversi dagli impieghi in edilizia

Non crediamo che l’industria ceramica ha fatto “pigna“….ognuno per conto proprio.

L’altro giorno abbiamo fatto una valutazione sulla organizzazione della presenza sassolese all’Expo di Shanghai, con tanto di analisi dei risultati… tragici.

Al “Carani” finalmente è comparsa , un timido riferimento, alla legge nazionale sui distretti industriali ed alle reti di impresa, con un richiamo ad una possibile “interpretazione regionale… bene! era ora!

Proprio ieri abbiamo avuto modo, ufficialmente, di commentare l’iniziativa di deputati della Lega sulla crisi del distretto della ceramica e sulle proposte per superarla.

Abbiamo detto che il documento è lodevole, ma è arrivato “fuori tempo massimo”, infatti proprio ieri abbiamo commentato, negativamente, il mancato inserimento nel Decreto Legge varato dal Consiglio dei Ministri, degli incentivi per la industria ceramica. A pensare che anche al riguardo avevamo messo sull’avviso le forze politiche presenti in Parlamento, che l’aria tirava verso i mobili della Brianza, i cantieri navali Liguri ed altri settori fortemente regionalizzati.

Come noto, i Socialisti riformisti, una forza politica tranquilla e propositiva, hanno proprio ieri invitato i Parlamentari delle Province di Modena e Reggio Emilia a lavorare unitariamente per modificare con emendamenti il Decreto Legge sugli incentivi, inserendo la Ceramica, aumentando il fondo complessivo, prelevando dalla legge porcata dello “scudo fiscale” e ripristinando il credito di imposta per la ricerca e l’innovazione,improvvidamente tagliato dal Governo.

Cogliamo ancora l’occasione, anche se accettiamo risposte a “ rate “ sulla nostra idea di un territorio metropolitano Modena – Reggio Emilia.

Mario Cardone – Direzione Provinciale Partito Socialista Modena