In vista delle elezioni regionali ormai imminenti, Legambiente Emilia-Romagna ha diffuso nei giorni scorsi un appello ai candidati alla presidenza regionale a sottoscrivere 6 punti per una regione più “verde e innovativa”, che coniughi modernità e benessere con sostenibilità e tutela del territorio. La regione Emilia Romagna, nonostante il momento di crisi economica e le diverse emergenze ambientali, è ancora un territorio che ha le risorse per concretizzare un progetto ambizioso: quello di essere una delle avanguardie nel cammino tracciato dalla UE verso una società a basso tenore di CO2 che garantisca livelli elevati di benessere sociale.

Ai 6 punti, inviati ai comitati elettorali e diffusi agli organi di stampa hanno risposto finora due dei candidati alla presidenza e 8 candidati consiglieri

I 6 punti e l’elenco delle adesioni (che continuerà ad essere aggiornato) sono consultabili sul sito internet dell’associazione: Legambiente.

Al primo posto delle richieste la questione energetica, vista non solo come una chiave di volta per la lotta ai cambiamenti climatici, ma anche come settore trainante di un’economia più verde. Le fonti rinnovabili e non il nucleare possono generare un elevato numero di posti di lavoro tra progettisti, costruttori, impiantisti e manutentori. Gli altri punti riguardano la riduzione dei rifiuti e l’incentivazione della raccolta differenziata, un limite al consumo di suolo che ha visto negli ultimi decenni una crescita inarrestabile del cemento, un ripensamento del sistema dei trasporti, che punti sulla mobilità su ferro e collettiva, a discapito del mezzo privato, per combattere la congestione e i “veleni” da traffico, strutturare processi di reale partecipazione dei cittadini nel confronto sui temi ambientali.